...la magica ispirazione...





... care lettrici e cari lettori...come nella precedente occasione, apro questo nuovo postato facendovi ascoltare un brano musicale... questa volta  pero' non si tratta, come nel caso de Il gatto e la volpe, di una 'presa in giro', bensi' di una musica che evoca in me profondi ricordi... si tratta di Donna Lucrezia, contenuto in un album del complesso musicale Rondo' Veneziano uscito nei begli anni '80 dal titolo Casanova [1]...  




 ... allora boys and girls!... perche' al 'brutto e cattivo' Carlo Antonio piace tanto questo brano?... oh!... potrei inventarmi 'un sacco di buoni motivi'!... ma in questo caso capireste che non sto dicendo la verita'... e cosi' mi resta poco da scegliere... il motivo dello speciale posto occupato da questo motivo nella mia classifica di gusti musicali e' proprio di natura speciale... nella copertina dell'album e' riportato il povero Casanova trascinato in giudizio dinnanzi a una corte composta di sole donne con una serie di capi di accusa che ben possiamo immmaginare... ebbene... il pensiero di essere trascinato in giudizio da una donna [una bella donna ovviamente!...] mi ha sempre procurato una sensazione di inarrivabile soddisfazione!... sara' magari una forma di narcisismo la mia?... puo' essere!... e che volete mai farci boys and girls!...

... molto bene!... e' chiaro che non posso fare a meno a questo punto di soddisfare la curiosita' di lettrici e lettori ansiosi di conoscere il motivo per il quale ho fatto conoscere loro questo speciale lato del mio carattere... ebbene... come piu' di uno avra' intuito qui si parlera' di una donna... anzi di una bella donna!... chi e' costei?... non faro' il suo vero nome ovviamente... diciamo che, in omaggio al brano di Rondo' Veneziano, la chiamero' Lucrezia!...  e che avrebbe di speciale Lucrezia?... oh!... Lucrezia ha tutto di speciale!...  alcuni anni fa, ed e' stata tra i primi in assoluto, convinta piu' che mai della innocenza di Massimo Giuseppe Bossetti, ha aperto un 'gruppo chiuso' su Facebook [o Fakebook?... boh!...] e circa tre anni fa mi ha iscritto al gruppo di sua iniziativa... ora tutti voi sapete benissimo che Carlo Antonio non ha quello che usualmente si definisce un 'buon carattere' e talvolta usa espressioni decisamente poco eleganti nei confronti degli interlocutori con i quali non e' particolarmente in sintonia... e' accaduto cosi' che ho perso il conto di quante volte Lucrezia mi ha allontanato dal gruppo, soprattutto dando ascolto ai piagnistei di 'donnine isteriche' il cui piu' ardente desiderio era che il brutto, cattivo e antipatico Carlo Antonio fosse cacciato via ... ovviamente chi scrive queste righe, che con le donne ha sempre avuto un atteggiamento assolutamente irreprensibile, non ha mai serbato il minimo rancore nei confronti di Lucrezia e tanto meno, in obbedienza alle ferree regole che da sempre seguo con le donne, le ho mai chiesto nulla... un uomo forte non deve chiedere mai!... cosi' e' stata lei che alla fine di sua iniziativa mi ha ogni volta richiamato indietro!... le donne sono fatte cosi'!... essenziale far credere loro che sono esse a menare la danza!...

... allora!... vi chiederete giustamente se intendo per il resto del postato 'cantare la serenata' a Lucrezia!... tranquilli boys and girls!... la risposta e'... no!... anche perche' ho una voce completamente stonata!... il fatto e' che qualche giorno fa Lucrezia, la quale come il sottoscritto non demorde ma continua a riproporre 'cose trite e ritrite' nel meritevole intento di far saltar fuori 'qualcosa di nuovo', ha postato una serie di fotografie degli oggetti rinvenuti sul cadavere della povera Yara... e... incredibile a dirsi... 'qualcosa di nuovo' e' saltato fuori!... allora ragazzi!... come sempre... calma e sangue freddo!... tra le foto da lei postate vi e' questa...

... immagine a)...

    
... allora boys and girls!... che cosa e'?... semplice!... si tratta della batteria al litio modello LGIP-430 A da 3.7 V trovata nella tasca del giubbino della povera Yara il 26 febbraio 2011 nel campo di Chignolo d'Isola!... domanda assolutamente spontanea: che rilevanza ha avuto questo reperto nel corso del processo?... e' presto detto: nessuna rilevanza... cominciamo con la lettura di quello che sta scritto riguardo questo reperto nelle 'motivazioni' del processo di primo grado redatte dalla dott.ssa Antonella Bertoja... a pag. 53 si legge...

... nella tasca destra del giubbotto di Yara erano rinvenuti un paio di guanti grigi, una batteria per telefono cellulare, due chiavi con laccio di colore azzurro e ciondolo, un lettore Mp3 bianco marca Samsung (analizzato nella già citata consulenza Epifani), una scheda SIM con memorizzati settantotto numeri telefonici (di cui erano acquisiti i tabulati e individuati intestatario e utilizzatore, in parte intercettati in concomitanza con la loro audizione e oggetto di prelievo salivare, senza acquisire elementi in grado di indirizzare le indagini)... 

 ... allora!... della scheda SIM chi scrive queste righe si e' occupato in [2] cercando di 'decifrare' in qualche modo il 'messaggio criptato' contenuto in essa... la batteria tuttavia, fino a ieri almeno,  ha resistito a tutti i miei tentavi di rivelare i 'misteri' in essa contenuti... un vero e proprio 'messaggio di  Enigma'!... ok ragazzi!... andiamo avanti e vediamo che altro dice la sentenza su quasta batteria... ben poco in verita'!... a pag. 54 si legge...

... la ricerca delle impronte latenti sui reperti acquisiti in sede di sopralluogo e, in particolare sulla
batteria del telefono e sul lettore
MP3, dava esito negativo... il lettore MP3 aveva una macchia rossa che, sottoposta al test Hexagon Obti per la ricerca di sangue umano, dava esito negativo...

... dunque dunque!... sulla batteria si viene cosi' a sapere che di 'impronte digitali latenti' [impronte cioe' non visibili ad occhio nudo...] non ne sono state trovate!... molto bene!... e 'profili genetici' ne sono stati trovati?... ed ecco che proprio su questo punto si apre un bel punto interrogativo!... di fatto nella sentenza riguardo ai 'profili genetici' della batteria non si parla affatto!... non 'in senso affermativo'... e questo ci puo' stare... neppure pero' 'in senso negativo'... non compare in nessun punto infatti una frase del tipo '... nessun profilo genetico era rinvenuto  sulla batteria...'... non se ne parla e basta!... ora  la cosa desta qualche perplessita' poiche' a me sembrava di ricordare che subito dopo il rinvenimento del cadavere di Yara qualche testata giornalistica aveva accennato a profili genetici ritrovati sulla batteria... ora non basta ricordare e cosi' come sempre mi sono rifornito di buona volonta' e sono riuscito a trovare qualcosa scritto su Bergamonews [3]...

... inutile girarci attorno, le speranze sono riposte li': nelle tracce di Dna già trovate sugli oggetti di Yara e altre tracce eventualmente ancora da individuare, per un confronto con codici genetici che la polizia scientifica già conosce o potrebbe acquisire nei prossimi giorni...l’indiscrezione della settimana scorsa è stata corretta: due Dna, uno maschile e uno femminile, non sono stati trovati entrambi sui guanti che la ragazza aveva nella tasca del giubbotto quando è stata trovata morta...
un codice genetico, quello maschile, e' stato isolato dalla batteria del telefonino [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...], che Yara e i familiari non toccavano molto spesso, essendo un oggetto che anche per mesi filati resta nel cellulare... un altro Dna, femminileera sui guanti... le indiscrezioni delle ultime ore suggeriscono che il primo codice genetico, quello maschile sulla batteria, non solo non apparterebbe ai familiari di Yara, ma corrisponderebbe addirittura ad una persona del tutto sconosciuta alle banche dati della polizia e dei carabinieri...


... allora ragazzi!... e' vero che Bergamonews non e' il Vangelo!... infatti pochi giorni dopo questa notizia verra' smentita dalla procura di Bergamo come si puo' leggere in Repubblica [4]...

... la batteria del cellulare Lg di Yara... nei giorni scorsi era circolata la voce che un Dna maschile era stato trovato anche li' sopra...  ma il capo della Procura di Bergamo, Meroni, ha smentito... '... solo impronte della ragazza... tra coloro che partecipano alle indagini ce' pero' chi sostiene che alcuni elementi riscontrati non possano essere divulgati, non ancora... ce' poi un esperto che spiega: '... trovare Dna su oggetti rigidi e' piu' difficile e richiede piu' tempo... trattengono poco, devono essere 'puliti' e poi analizzati...'...

... allora!... ieri si diceva che sulla batteria era stato trovato nientemeno che un Dna maschile... oggi la notizia e' smentita e si parla di impronte digitali di Yara... domani al processo si dira' che sulla batteria non sono state trovate impronte digitali...  beh!... e' chiaro che che qualche perplessita' non puo' non esserci!... quello che e' certo e' che queste perplessita' retseranno tali almeno fino a che non si conosceranno gli atti del processo che la dott.ssa Bertoja ha avuto l'accortezza di secretare!... tornando ad essere pratici... visto che pero' stiamo parlando di 'misteri' e' il caso di parlare del 'mistero dei misteri' relativo a questo reperto di cui cosi' poco si e' parlato: perche' l'assassino di Yara avrebbe avuto l'accortezza di far trovare scheda SIM e batteria nella tasca del giubbino di Yara?... e non si tratta di un  quesito banale, dal momento che vi sono almeno due elementi molto oscuri riguardo la cosa...

a) l'operazione di estrarre la batteria prima e la scheda SIM poi dal cellulare di Yara non sembra operazione agevole da compiere al buio e in un momento concitato...

b) vi era in ogni caso il forte rischio che l'asssassino di Yara lasciasse le proprie impronte digitali ovvero il proprio profilo genetico su entrambi i reperti...

... ora ragazzi... di fronte a tali rischi concreti... primo interrogativo: per quale motivo l'assassino di Yara ha deciso ugualmente di lasciare i due reperti nella tasca del giubbino di Yara portandosi via il solo cellulare?... e anzi... volendo essere una 'malalingua'... potrei aggiungere un secondo interrogativo: non e' che l'assassino di Yara ha corso il rischio poiche' la cosa gli tornava utile e gia' sapeva che qualcuno lo avrebbe coperto?...

... allora!... per quanto riguarda la scheda SIM in [2] ho avanzato l'unica risposta razionale possibile al primo interrogativo: l'assassino ha voluto lasciare un 'messaggio criptico'... messaggio che ho tentato, non so fino a che punto e con quale risultato di 'decifrare'... beh!... anche se un poco 'tirato per i capelli' in fondo ci puo' stare!... per la batteria invece?... qui confesso che ho passato notti insonni a pensare a questo fino a che non mi sono arreso!... ogni ipotesi possibile che mi veniva in mente faceva scattare all'istante l'inesorabile 'rasoio di Occam'!... niente da fare!... ovvero... niente da fare fino a ieri!... e gia'!... perche' ieri ho visto la foto che Lucrezia ha postato...  ed ecco arrivare la tanto attesa magica ispirazione!... e vediamo ora di che si tratta!...


... dunque ragazzi!... come sempre... calma e sangue freddo!... per poter andare avanti senza rischio di prendere cantonate e far sghignazzare il 'popolo delle scimmie' mi sono andato a informare su un punto che purtroppo fino ad oggi ho trascurato: il cellulare di Yara?... di che modello si trattava?... lo possiamo leggere nelle 'motivazioni' della sentenza  di primo grado a pag. 23 in una nota a pie' di pagina...

... un telefono LG PK 108 (con macchina fotografica e telecamera interna ma privo di possibilità di
collegamento a internet
) del quale, al momento del rinvenimento del cadavere, venivano trovati solo la batteria e la scheda SIM...

... allora!... gia' alla prima riga ci si puo' fare un'idea della superficialita' con la quale  e' stato condotta tutta questa vicenda giudiziaria... per prima cosa si deve rilevare che il modello di telefono cellulare  LG PK 108 non esiste!... si deve pertanto intuire che in realta' la dott.ssa Antonella Bertoja si riferisse al modello LG KP 108 che vedete nell'immagine qui sotto...


    

 ... dunque dunque!...le caratteristiche salienti di questo cellulare sono visualizzate in [5]... e subito si capisce di che cosa si tratta: un cellulare esclusivamente di seconda generazione [GSM per intenderci...] e con funzioni ridotte allo stretto essenziale [telefonate ed s.m.s. per intenderci...] al fine di ridurre il costo!... per cui... niente Internet!... niente WLAN!... niente GPS!... e... alla faccia di quanto scritto dalla dott.ssa Antonella Bertoja... niente macchina fotografica e niente telecamera!... oltre al prezzo contenuto [circa 30 Euro... ] e all'assenza di funzioni assai apprezzate dai giovani, anche da particolari come i 'tasti grandi' si arguisce che si tratta di un cellulare 'a misura di pensionati'... e che Yara fosse derisa dai coetanei, tutti dotati di smarthphone di ultima generazione, proprio per il suo 'ferrovecchio' lo si intuisce da quanto dichiarato dalla 'amica del cuore' Martina Dolci in una intervista concessa pochi giorni dopo la scomparsa di Yara [6] ...

... '... la fuga volontaria e' assolutamente impossibilesottolinea Martinanon e' da lei... conoscendola escludo anche che avesse un appuntamento con qualcuno...'... due giorni prima della scomparsa, mercoledi', le ragazze avevano mangiato una pizza a Bergamo, mentre l'estate scorsa le due famiglie si erano trovate per una breve vacanza assieme in Valle Imagna.... a chiederle di Enrico Tironi, il primo testimone del caso Yara, Martina storce la bocca, sgrana gli occhi e non esita a rispondere: '... non l'ho mai visto in vita mia...'... la sua amica aveva un telefonino Lg 'di quelli un po' vecchi, con un piccolo display...'... niente di tecnologico che le permettesse di chattare o incontrare virtualmente qualche sconosciuto... ma allora dov'e' finita Yara?... basta lo sguardo di Martina per capire quanto anche lei vorrebbe tanto trovare una risposta...

... allora boys and girls!... vi domanderete perche' mi interesso cosi' tanto a quanto fosse 'vecchio' il cellulare di Yara!... il perche' e' molto semplice se solo si va a vedere un 'piccolo dettaglio' riportato in [5]...

... Launch: Announced 2010, March... Released 2010, April...









... in altre parole... il modello LG KP 108 e' apparso sul mercato solo ad aprile 2010, vale a dire sei mesi prima della scomparsa di Yara... e questo ragazzi non e' un dettaglio irrilevante come l'assenza di macchina fotografica e telecamera!... diciamo che non si trattava, come sostenuto dalla graziosa Martina, di un cellulare 'un po' vecchio' bensi' di un cellulare economico!... eppure al tempo tutti ricordiamo bene che le principali testate giornalistiche avevano riportato che quel cellulare, che i tabulati telefonici acquisiti nel processo di primo grado dichiarano 'in uso a Yara Gambirasio' con numero 348 8308271, fosse stato usato in precedenza da un altro utente, e precisamente da papa' Fulvio...  ora e' evidente che,  ci troviamo di fronte ad una ennesima falla di questo processo, falla questa volta riguardante il 'cellulare di Yara' che si ha la netta impressione che tutte le parti in gioco, collegio giudicante, collegio dell'accusa e soprattutto collegio della difesa, quasi di comune accordo abbiano voluto liquidare il piu' in fretta possibile... perche' dico questo?... il perche' dico questo si capira' al termine di una analisi che cerchero' di rendere il piu' possibile comprensibile... cominciamo da quanto da me scritto in [2] e dallo spinoso mistero che e' spiegato qui [7]...     

... Yara Gabirasio aveva nella memoria del suo cellulare solo nove numeri, ma ne aveva altri 79 nella memoria della Sim che conosceva solo lei ed erano protetti da un codice d’accesso del quale i genitori non sapevano l’esistenza... lhanno scoperto gli inquirenti analizzando prima i tabulati e poi la Sim trovata in una tasca del giubbotto di Yara assieme alla batteria del suo telefono...  lo rivela il settimanale 'Oggi' che, nel numero in edicola, da' conto di questo e di altri misteri sui quali la difesa di Massimo Bossetti e' intenzionata a dare battaglia [come tutte le altre 'battaglie' condotte da questo formidabile team, anche questa combattuta a suon di blablablah!... n. d. r. ...]... molti dei titolari di queste 79 utenze, interrogati, hanno dichiarato di non conoscere Yara... a uno di loro, un ragazzo di 13 anni, che ha detto di non averci mai parlato, viene chiesto come mai nel solo mese di gennaio 2010 fra la sua utenza e il cellulare di Yara risultano 109 contatti... '... non me lo so spiegarenon ricordo di aver mai avuto il numero di Yaraa volte mi capita di prestare il mio telefono ad alcuni amicie' un mistero come sia potuto accadere…'... si tratta forse di numeri memorizzati da chi aveva in uso quel cellulare prima della ragazza?... '... resta  il fatto che si potevano approfondire le indagini anche sul traffico telefonico e non e' stato fatto...', dicono i difensori di Bossetti...

... allora boys and girls!... vediamo se abbiamo inteso bene!... tra le 79 utenze memorizzate sulla SIM trovata nella tasca del giubbino della povera Yara vi e' un tredicenne che risulta aver avuto qualcosa come 109 contatti con il cellulare intestato a Yara nel solo mese di gennaio 2010... vale a dire non meno di  tre mesi prima che quel modello di cellulare fosse disponibile sul mercato!...  

... urka ragazzi!... qui e' chiaro non possiamo limitarci a dire 'qualcosa non torna'!... qui semplicemente non torna un tubo!...  eh si'!... basta andare a rileggersi quello che ho scritto in [2]
quando ancora firmavo chisigma per rendersene conto!... tanto per cominciare andiamoci a leggere quello che sta scritto a pag. 23 delle 'motivazioni' redatte dalla dott.ssa Antonella Bertoja...

... ne' dal diario, ne' dai computer, ne' dai tabulati telefonici della sua utenza, ne' – una volta rinvenuto il cadavere con in tasca parte del telefonodalla memoria della SIM del cellulare emergevano contatti con soggetti estranei alla rete relazionale nota alla famiglia...

... capito ragazzi?... e questo non e' tutto!... vi e' una nota a pie' di pagina in cui tra l'altro si afferma...

... sulla SIM card Vodafone trovata nella tasca del giubbotto figurano 78 contatti (piu' una casella vuota) con soggetti tutti sentiti in fase di indagini preliminari e in gran parte sentiti anche in dibattimento (sul punto vd. anche le slide utilizzate dal col. Lo Russo nel corso della sua deposizione acquisite su accordo delle parti e contenute nel faldone 5)...

... allora ragazzi!... a questo punto occorre mettere in funzione la 'materia grigia' che costituisce l'elemento essenziale che distingue la specie homo sapiens dalla specie simia stulta [scimmia idiota in latino...] ... 



... allora boys and girls!... dovete sapere che tra i 'rimproveri' che Lucrezia non perde occasione di rivolgermi, il piu' 'imbarazzante' riguarda la mia cattiva abitudine a imboccare lunghi e complicati 'voli pindarici' che il lettore non riesce a seguire... cosi' che di recente mi ha imtimato una specie di 'imperativo categorico' : ... vieni subito all'essenziale!...  e cosi' dunque faro'!... e' chiaro che dalle evidenti discrepanze esistenti tra gli elementi esaminati ora e quanto risulta da quanto emerso nel processo [per quel poco almeno che risulta accessibile allo scrivente...] che non tutti hanno detto la verita' ... o per lo meno qualcuno ha omesso di dire la verita'... esaminiamo in dettaglio tutti testimoni, reali oppure solo virtuali...

a) ... LG dichiara che il modello di cellulare LG KP 108 e' stato commercializzato a partire da aprile 2010... pertanto se LG non ha mentito Yara non poteva disporre di quel modello di telefono cellulare nel gennaio 2010...  e se cosi' e' vi e' da chiedersi: i genitori di Yara hanno chiarito questo dettaglio agli inquirenti?...  

b) ... dai tabulati Vodafone  risultano 109 contatti nel solo mese gennaio 2010  tra l'utenza intestata a Yara Gambirasio [ il cui numero, riportato a pag. 20 delle 'motivazioni' redatte dalla dott.ssa Antonella Bertoja risulta essere stato  348/8308271... ] e un'utenza intestata a un '13-enne sconosciuto'... il suddetto '13-enne sconosciuto' ha dichiarato candidamente di non conoscere Yara Gambirasio e di non aver idea di chi possa averla contattata con il suo cellulare... ora se Vodafone non ha mentito a Yara era intestata l'utenza corrispondente al numero indicato gia' nel mese di gennaio 2010... dal momento che, almeno in teoria, per l'intestazione di una utenza ad una tredicenne sarebbe necessario il consenso di un genitore viene da chiedersi anche in questo caso: i genitori di Yara hanno fornito o no  agli inquirenti chiarimenti al riguardo?...

c)... sempre a prosito del '13-enne sconosciuto'... 109 contatti in un solo mese vogliono dire una media tra i tre e i quattro contatti al giorno... il tredicenne si e' 'giustificato' dicendo che era solito prestare il cellulare a tizio e caio ma e' chiaro che una simile spiegazione e' incompatibile con un numero cosi' elevato di contatti... percio' vi e' da chiedersi se il '13-enne sconosciuto' non abbia mentito e perche' gli inquirenti abbiano deciso di non indagare piu' a fondo sulla cosa...

... allora boys and girls!... visto che abbiamo imboccato il percorso minato che dovrebbe portarci a cercar di rendere meno oscuri certi elementi riguardanti il 'telefono di Yara' che finora sono stati tenuti nell'ombra e che abbiamo cominciato a parlare di 'testimoni non molto veritieri', e' chiaro che, per scongiurare il pericolo di finire su una mina, la scelta di andare avanti e' praticamente obbligata!... ora son sicuro che il lettore intelligente ha trovato i punti a), b) e c) che abbiamo ora esaminato assai gustosi... ebbene... per sua gioia diro' che quello e' stato solo l'antipasto e i piatti forti devono ancora essere serviti!... e quale piatto piu' puo' suggerire lo chef a questo punto che non abbia come ingrediente principale la allucinante [aggettivo non certo esagerato come vedremo da qui a poco...] testimonianza fornita al processo di primo grado dal colonnello Michele Lorusso, premiato in seguito con la promozione di grado e con un consistente avanzamento di carriera per aver assicurato alla giustizia un 'assassino di ragazzine'... e qui avro' il piacere di riportare la deposizione di questo ammirevole e devoto servitore dello stato nel corso dell'udienza del 23 settembre 2015... questo si puo' fare con l'aiuto di una testata giornalistica come ad esempio [8], ma per rendere in piatto piu' gustoso faro' riferimento a quanto ha scritto in [9] un'autorevole blogger di nome Marianna Napoli, la quale quel giorno non aveva presumo da fare di meglio che andare a seguire l'edienza per poi farne dettagliato resoconto ai suoi appassionati lettori di www.intopic.it... riportero' in grassetto quanto scritto da Marianna... cominciamo!...

In aula anche Michele Lorusso dei Ros di Brescia, che effettuò le analisi sul Dna di Guerinoni che portò alla identificazione di Ignoto 1, ovvero Massimo Giuseppe Bossetti...

... allora!... pare che la nostra Marianna faccia il suo esordio come reporter con una sonora stecca!... evidentemente lei ha confuso il Reparto Operativo Speciale [Ros...], reparto  di cui il nostro signor colonnello fa parte tuttora, con il Reparto Investigativo Speciale [Ris...], che si occupa specificatamente  di 'indagini scientifiche' quale sono appunto quelle attinenti il Dna, e questo l'ha portata ad affermare che il colonello Michele Lorusso 'ha effettuato le analisi sul Dna di Guerinoni che hanno portato alla identificazione di Ignoto 1'... una solenne minchiata!... il preciso ruolo svolto da costui nell'ambito della vicenda giudiziaria sara' chiaro alla luce di quelle che sono le testimonianze da lui rilasciate che andiamo ad esaminare... cominciamo da questa, fedelmente ripresa da Marianna...

Lorusso: in tasca Yara aveva chiavi, lettore mp3, cover e SIM del cellulare e due paia di guanti... abbiamo identificato i 178 numeri trovati sulla scheda SIM di Yara e li abbiamo messi sotto controllo con intercettazioni...

... allora!... anche qui i casi sono due... o Marianna non si rende conto delle boiate che scrive... o il colonnello Lorusso ha sparato un sacco di menzogne!... oppure entrambe le cose!... tanto per cominciare i 'numeri segreti' trovati sulla Sim non sono piu' 79... non sono piu' neanche 78 + 1... sono diventati 178!... vabbeh ragazzi!... non staremo certo a perder tempo polemizzando su dettagli che altro non sono che specchi per allodole  messi li' per accontentare il solito e immancabile 'popolo delle scimmie'!... quello che ci interessa e', nei limiti delle nostre umane possibilita', cercare di chiarire qualcuno dei tanti, troppi, punti oscuri riguardanti il 'cellulare di Yara'... cosi' concentriamoci un momento ancora una volta sulle seguenti parole che il colonnello Lorusso avrebbe pronunciato in aula...

... abbiamo identificato i numeri trovati sulla scheda SIM di Yara e li abbiamo messi sotto controllo con intercettazioni...

... allora boys and girls!... ora vorrei auspicare che nessuno della nostra 'Arma Benemerita' si offenda per le considerazioni che sto per fare... e' noto e stranoto fin dai tempi del 'caso Ruby', e in particolare si pensi a quanto accaduto alle 'olgettine', che le intercettazioni telefoniche sono da tempo l'ovvio strumento investigativo utilizzato dai pubblici inquirenti per 'porre sotto osservazione' cittadini sui quali appunto di vuole indagare... ora i casi sono due... o l'Arma Benemerita e' convinta che tutti abbiano il cervello a livello di una scimmia o di una olgettina e pertanto che tale metodo di indagine sia ancora efficace... oppure affermare 'tizio e caio sono stati messi sotto controllo con intercettazioni e nulla e' risultato a loro carico' e' un modo di dire che su tizio e caio non si e' voluto indagare... tertium non datur!... e quindi?... e quindi e' necessario a questo punto riaprire il discorso sul '13-enne sconosciuto' che nel solo gennaio 2010 ha avuto  qualcosa come 109 contatti col cellulare di Yara!... e gia' mi vedo a questo punto il solito 'popolo delle scimmie' che, sguainate le spade, inizia a tirar fendenti sul sottoscritto con frasi come '... ma chi credi di essere mai tu per sostituirti agli inqirenti, povero imbecille che non sei altro!...'...  oppure... '... ma tu i guai te li vai proprio a cercare!... tira la corda e vedrai che la corda si spezza!... '...

... molto bene!... in attesa che la corda si spezzi provero' ad andare avanti... tanto piu' ora che mi sento essere rimasto a combattere da solo come l'ultimo giapponese!...

                

... allora boys and girls!... il lettore intelligente avra' certamente capito che il percorso che ci consentira' di 'andare avanti' e' una scelta pressocche' obbligata: suggerire una ragionevole spiegazione al 'traffico telefonico anomalo' registrato sul cellulare di Yara nel gennaio 2010... e il lettore intelligente oramai conosce bene che cosa intendo per 'ragionevole spiegazione': ... una ipotesi che spieghi i fatti senza incorrere nel 'rasoio di Occam'!... e quale puo' essere questa 'ipotesi risolutoria' in questa specifica circostanza?... ebbene... l'ipotesi e' la seguente: ... al tempo la scheda Sim del cellulare di Yara era stata clonata...

allora ragazzi!... come sempre... calma e sangue freddo!... mi rendo conto delle implicazioni che un'ipotesi del genere puo' avere e della gravita' delle conseguenze per lo scrivente nel caso non fosse in grado di supportare con validi elementi quanto afferma... ed e' quello che faro'!... premessa essenziale a quest'impresa e' ovviamente dimostrare che clonare una carta Sim e' possibile...  beh!... questo e' un classico 'segreto di Pulcinella' che grosso modo e' spiegato qui [10]...

... clonare la Sim telefonica [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...] e' unoperazione che puo' essere svolta anche per motivi personali e non per compiere atti illegali come gli usi impropri di Sim altrui [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...] ... puosuccedere ad esempio che alcune persone fanno una copia della propria Sim telefonica anche per motivi di lavoro o semplicemente personali in modo da salvare alcuni dati, come contatti, messaggi, etc... in che modo?... usando degli appositi kit che si possono acquistare facilmente su Internet e che, al contrario di quello che si dice o si crede comunemente, sono molto semplici da utilizzare... scopriamoli al meglio... vuoi clonare la Sim telefonica [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...]?... ti basta acquistare un kit di strumenti adatto allo scopo... uno dei più utilizzati (ne esistono parecchi in commercio nonché più semplici da usare) quello composto da una SIM reader [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...] funzionante tramite USB, una SIM 16 in 1 [in grassetto nell'originale... n.d.r. ... ] vuota nella quale epossibile trasferire i dati di ben 16 Sim telefoniche contemporaneamente ed il CD con il software necessario per clonare Sim telefoniche... la SIM reader puo' avere forme diverse... puo' essere una 'scatoletta' [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...] equipaggiata di cavo da collegare al computer tramite USB in cui inserire le Sim da copiare e 'scrivere', oppure una PEN DRIVE USB con lettore di SIM integrato... il prezzo di questo kit varia orientativamente dai 10 ai 15 euro [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...] a seconda delle caratteristiche e dei modelli... siti Internet, negozi online e siti di aste online come eBay possono essere lo strumento adatto per acquistare la Sim Reader [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...]... come utilizzarlo e' molto semplice... basta installare il software incluso nel kit sul PC, collegare la SIM Reader con all’interno la scheda da clonare al computer e scegliere l’operazione da compiere... questo kit ti permette di effettuare svariate operazioni perche' ti consente non solo di copiare il contenuto di una o piu' SIM allinterno della SIM 'clone' ma anche leggere, modificare, copiare o cancellare rubrica, SMS ed altri dati che possono essere salvati nelle schede dei cellulari...

... allora!... tutto chiaro boys and girls!... capito quali 'diavolerie' una volta appannaggio dei soli servizi segreti ora sono acquistabili in eBay, Amazon e compagnia bella!... con un software da quattro soldi e una chiavetta USB come quella che vedete nell'immagine qui sotto chiunque puo' fabbricarsi il duplicato di una scheda Sim su cui riesce a mettere le mani e farne poi l'uso che piu' gli piace...legale o no chissinefrega!...

... immagine b)...

... pero'!... non male vero?... e perche' chiunque si renda conto della pericolosita' che il possessore di una Sim clonata puo' rappresentare per il legittimo intestatario di una utenza telefonica sara' sufficiente dire che il gestore telefonico [TIM, Vodafone, Wind, etc. ...] non ha alcun modo di distinguere una Sim 'genuina' da una Sim 'clonata'...

... molto bene!... stabilito questo torniamo al cuore del problema, vale a dire se la Sim del cellulare di Yara Gambirasio sia stata clonata oppure no e di conseguenza se al tempo della scomparsa di Yara esistesse o no un clone di questa Sim... e per fare questo ricorreremo alla procedura chiamata da me 'albero della verita' ' che ho descritto in [11]... in sostanza si tratta, fissata una certa ipotesi, di valutarne gli elementi a favore e gli elementi a sfavore e alla fine stabilire quali sono prevalenti...

... molto bene!... non rimane che cominciare!... e il primo elemento in favore di questa ipotesi lo abbiamo gia' descritto... per cui...

primo elemento a favore: i 109 contatti intercorsi nel solo gennaio 2010 tra il cellulare di Yara e il cellulare del '13-enne sconosciuto' ...

... allora!... perche' sostengo essere un elemento a favore?... per una semplice questione di buon senso!... mi spiego meglio... e' cosa che non soprende nessuno il fatto che, nell'ambito di tutte le categorie di utenti, gli adolescenti siano di gran lunga quelli che usufruiscono di piu' del telefono cellulare.. ed e' altresi' cosa che non soprende nessuno anche il fatto che siano anche quelli che meno dispongono di risorse finanziarie... siccome adolescenti lo siamo stati tutti penso proprio che tutti siamo d'accordo in questo... ora pero' sorge spontranea una domanda: come si possono conciliare tra loro il 'forsennnato uso del cellulare' e la 'cronica scarsita' di risorse in denaro'?... beh!... e' proprio il caso di ricordarsi della saggia massima: la necessita' aguzza l'ingegno!... e, in qualita' di nonno, vi posso assicurare che gli adolescenti di 'ingegno' ne hanno da vendere!... e quindi?... e quindi una delle piu' ovvie 'genialate' consiste in questo... si clona la Sim di un altro utente e la si utilizza come propria a spese di quell'utente improvvido... e a questo punto mi sentirei di affermare essere assai probabile che la povera Yara sia rimasta vittima di un raggiro del genere e che dal gennaio 2010 in poi una o piu' persone abbia utilizzato fraudolentemente una copia clonata della Sim del cellulare di Yara...  bene bene!... passiamo ora ad esaminare un altro elemento a favore...

secondo elemento a favore: la chiamata di mamma Maura delle ore 19.11 rimasta senza risposta...

... allora!...  ecco che cosa leggiamo in [12]...

... alle 18.55 il cellulare [di  Yara... n.d.r. ...] si spegne agganciando la cella di via Ruggeri, zona nord di Brembate... circa 20 minuti di vuoto... la mamma di Yara non ha piu' notizie della figlia... e' preoccupata e prova a chiamarla... come riporta Oggi: '... dopo tre squilli il cellulare della figlia si spegne... la chiamata e' rimasta sul tabulato, quindi i tre squilli ci sono stati, mentre Vodafone assicura che il telefono era gia' spento alle 18.55 ma non sa dire quale cella abbia agganciato alle 19.11...'...  

 ... dunque dunque!... queste poche righe sono di fondamentale importanza!... per capire il perche' proviamo a rispondere a questa domanda: se io chiamo una utenza cellulare digitando il numero 348 - ******* e risultano collegati in rete due telefoni cellulari intestati a quella stessa utenza, uno con una Sim 'genuina', l'altro con una Sim 'clonata', che cosa accade?... beh!... molto semplice... entrambi i cellulari 'trilleranno', il primo che risponde sara' collegato, l'altro perdera' la chiamata... e' ovvio che non esiste alcuna alternativa verosimile!... naturalmente se uno dei cellulari, supponiamo quello la 'Sim genuina', e' stato spento mentre l'altro, quello cioe' con la Sim 'clonata', e' regolarmente accesso, allora a 'trillare' sara' questo e questo soltanto... abbastanza elementare ragazzi... o no?... molto bene!... proseguiamo!... 

terzo elemento a favore: la 'rubrica segreta' contenuta nella scheda Sim trovata sul cadavere di Yara

... allora!... su questo ho gia' scritto in [2]... una lettura assai rilassante che consiglio caldamente a tutti voi... in particolare li' e' citato un articolo di blastingnews in cui si legge tra l'altro [15]...

... quando il corpo della piccola Yara e' stato ritrovato, nelle tasche del suo giubbotto sono stati rinvenuti il lettore MP3, la scheda Sim telefonica e la batteria del cellulare, che pero' non e' stato mai reperito... la Procura aveva consegnato nelle mani di alcuni esperti tutti gli oggetti rinvenuti per essere analizzati in maniera attenta ed accurata... da una  precisa analisi  eseguita sulla scheda Sim si e' potuto notare che il codice di blocco non corrispondeva con quello rivelato dai genitori della ragazza e questo e' un primo dato misterioso... poi successivamente i consulenti riescono ad aggirare il codice ed entrare nel sistema della scheda, appurando che erano salvati 79 contatti... tra quelli salvati però manca il contatto nr. 31, il quale risulta vuoto a causa di una cancellazione effettuata da ignoto...


... immagine c)...

 
 ... dunque dunque!... la validita' di questo 'elemento a favore' e' del tutto evidente... e' ragionevole ipotizzare che Yara abbia da sola creato nella Sin del suo cellulare una 'rubrica segreta' protetta con speciale password di accesso, cosa che avrebbe comportato conoscenze, esperienza e strumenti certamente non alla portata di una tredicenne i cui interessi, a quanto e' stato dato a sapere, erano esclusivamente rivolti alle materie scolastiche e alla ginnastica ritmica?... la risposta e' talmente ovvia da non meritare neppure di perder tempo in discussioni inutili: no!... non puo' essere stata Yara!... e lo stesso vale per la sua cerchia di amiche, ragazze con la stessa eta' di Yara e con gli stessi suoi interessi... e lo stesso vale per i parenti di Yara, sorella, mamma, papa', zia, etc... allora boys and girls!... ovvio che tutto questo e' decisamente banale... ma e' anche ovvio che tutto questo ci porta a conclusioni devastanti!... eh si' ragazzi!... perche' siamo costretti a concludere che la Sim trovata nella tasca del giubbotto di Yara non era la Sim 'genuina' bensi' la Sim 'clonata'!... con tutte le conseguenze che cio' comporta!... molto bene!... ancora pero' non e' finita!...

quarto elemento a favore: in un'ora imprecisata ma successiva alle 21.00 'Carro' localizzava il cellulare di Yara collegato alla rete in un'imprecisata area del Nord Italia

 ... allora!... qui il discorso si fa complicato e difficile per un semplice motivo... si parla di un  'oggetto complicato e difficile': il sistema di localizzazione Carro... niente paura ragazzi!... come sempre... calma e sangue freddo!... e cominciamo dal principio prendendo da [14] ...

... il brigadiere Santino Garro, che raccolse la denuncia di Fulvio Gambirasio attorno alle 20.30, ha raccontato di aver subito allertato il nucleo investigativo dei carabinieri perche' rintracciasse il cellulare di Yara con il sistema denominato 'Carro'... '...ricordo che il telefonino risulto' acceso da qualche parte nel Nord Italia, nei pressi di Monza...'... la compagnia telefonica pero' [Vodafone... n.d.r. ...], interrogata verso le 21, dopo mezzanotte aveva fatto sapere che lultima cella agganciata dallapparecchio della ragazzina prima che si spegnesse era stata quella di via Ruggeri a Brembate Sopra alle 18.55... possibile?... il brigadiere ha in seguito precisato che il sistema Carro era '...impreciso, lo usavamo per capire se un latitante era o no in Italia... quella che effettuammo fu una prima ricognizione grossolana... il sistema infatti poteva segnalare acceso un cellulare che in realta' era gia' stato spento in precedenza, come poi risulto'..'... va segnalato che Maura Gambirasio chiamo' la figlia alle 19.11 e senti' tre squilli prima che scattasse la segreteria telefonica... e che Fulvio Gambirasio la settimana scorsa aveva detto di aver appreso dal carabiniere che il telefonino '... era dalle parti di Calusco o Cisano...'... un balletto di orari e circostanze su cui la difesa intende far leva tramite i suoi consulenti...

... dunque dunque!... qui si parla della localizzazione di un telefono cellulare... un problema di notevole complessita' riguardo al quale i veri competenti [e il sottoscritto non e' tra quelli...] si contano sulle dita di una mano e in compenso i blablablah cirlatani abbondano a destra e a manca... ora lo scrivente cerchera' di illustrare nella maniera il piu' possibile accessibile in base a quali criteri si procede alla fase preliminare della localizzazione di un telefono cellulare, vale a dire la sua identificazione... come spiegato a dovizia in [16], due sono i codici identificativi di un telefono cellulare...

a) ... il codice IMEI, acronimo di  International Mobile Equipment Identity... il codice IMEI in sostanza e' un vero e proprio numero di serie che, analogamente a quanto avviene per un qualunque elettrodomestico, una qualunque automobile o anche un motociclo, e' assegnato dal costruttore dell'apparecchio e consente univocamente l'identificazione di un telefonono cellulare ... esso e' contenuto nella memoria RAM del cellulare ed e' anche riportato sulla confezione d'acquisto e dovrebbe essere conservato sia per aver diritto alla garanzia  sia per poter denunciare il furto o lo smarrimento del telefono... riguardo a quest'ultimo caso in [16] si parla di intercettazione di cellulari tramite IMEI e da li' riportiamo...

... su una rete cellulare e' tecnicamente possibile intercettare le comunicazioni del target tramite l'IMEI del suo cellulare... la caratteristica di questo tipo d'intercettazione e' che si basa su un identificativo tecnico che, a differenza degli altri utilizzabili, non e' assegnato dall'operatore di telecomunicazioni... da questa particolarita' scaturiscono due considerazioni...l'intercettazione di un IMEI non equivale all'intercettazione legale di un utente ben preciso, ma di un qualunque utente che utilizzi il terminale mobile avente quell'IMEI [in altre parole l'intercettazione tramite IMEI intercetta un ben preciso telefono cellulare e non identifica la persona che in quel momento ne e' in possesso... n.d.r. ...] ... supponendo ad esempio che un terminale mobile avente un determinato IMEI, su cui sia stata richiesta l'intercettazione delle comunicazione da parte dell'Autorita' Giudiziaria, venga utilizzato prima dall'utente A e poi dall'utente B, allora verrebbero intercettate rispettivamente prima le comunicazioni dell'utente A e poi quelle dell'utente B... da un altro punto di vista, l'intercettazione tramite l'IMEI potrebbe consentire di intercettare tutte le comunicazioni effettuate da un ben preciso utente che utilizza diverse schede SIM sullo stesso cellulare... infatti, quando un utente cambia numerazione telefonica o scheda SIM, conservando pero' lo stesso telefono cellulare, cambia la numerazione MSISDN o il codice della scheda SIM ma n[on l'IMEI...

... allora!...  anche se non e' proprio un modello di chiarezza a noi sembra di poter cogliere gli aspetti essenziali del problema... prima di passare ad altro vale la pena di mettere in evidenza un elemento di importanza fondamentale per il discorso che abbiamo intrapreso... e cioe' che quando un cellulare e' collegato ad una qualsiasi cella telefonica esso e' registrato non solo dal 'numero di telefono' contenuto nella Sim, ma anche con un ben preciso codice IMEI... detto cio' passiamo ad esaminare il secondo codice identificativo descritto in [16] ...

b)... la carta Sim, acronimo per Subscriber Identity Module... una smart card inserita in ogni telefono cellulare che consente di archiviare in modo sicuro l'IMSI, acronimo per International Mobile Subscriber Identity... un numero univoco associato a tutti gli utenti di telefonia mobile che rappresenta l'identità internazionale di un utente di telefonia mobile... quello in sostanza che ho chiamato volgamente 'numero telefonico'... a differenza dell'IMEI esso e' assegnato dall'operatore telefonico [TIM, Vodafone, Wind, etc. ...] e ha validita' internazionale...

... very good boys and girls!... vediamo ora di fare qualche piccola considerazione terra-terra... cominciamo a porci una domanda: Vodafone prima e 'Carro' poi hanno localizzato il cellulare di Yara sulla base del codice IMEI, sulla base della Sim o su entrambi?... per rispondere alla domanda occorrerebbe sapere che cosa i genitori di Yara hanno comunicato al brigadiere Santino Gallo la sera del 26 novembre 2010 allorche' hanno denunciato la scomparsa della figlia... e' praticamente certo ovviamente abbiano fornito l'IMSI [ 348 8308271...] ... hanno pero' fornito anche il codice IMEI?... come abbiamo visto, questo e' stampato sulla confezione del cellulare... e la domanda a questo punto diviene: nella comprensibile concitazione e preoccupazione del momento papa' Fulvio e mamma Maura hanno pensato o no a prendere nota del codice IMEI del cellulare di Yara prima di recarsi alla stazione dei carabinieri?... dico subito che chi scrive non conosce ne' puo' conoscere la risposta a questa domanda, per cui la cosa, almeno per il momento, rimane sconosciuta... poco male boys and girls!... basta ragionare un attimo e scopriamo che il criterio di cui 'Carro' si e' servito per localizzare il cellulare di Yara [codice IMEI, IMSI o entrambi...] non e' di alcuna importanza ai fini della nostra indagine...  quello che invece ha importanza lo esaminiamo ora... innanzi tutto due piccole ma importanti premesse...

a) ... supponiamo che il quadro ipotizzato dall'accusa sia vero, vale a dire che alle ore 20.00 del 26 novembre 2010 Yara fosse morta o agonizzante nel campo di Chignolo e il suo assassino si fosse allontanato portando con se' il cellulare della poveretta ma lasciando Sim e batteria nella tasca del giubbotto... in altre parole da quell'ora in poi il cellulare di Yara e' rimasto privo della Sim... perche' parto da questa supposizione?... molto semplice!... se questa premessa non e' vera cade il mio ragionamento... ovvio!... in questo caso pero' cade tutto l'impianto accusatorio, il Bossetti se ne torna a casa e il processo si deve rifare!... percio'...

b)... supponiamo che 'Carro' abbia localizzato il cellulare di Yara collegato alla rete telefonica mobile in un'ora imprecisata ma certamente successiva alle 20.00, non importa se sulla base del codice IMEI, sulla base dell'IMSI, o su entrambi e in una qualsiasi localita' del pianeta Terra...

... ebbene... se a) e b) sono vere cio' significa una cosa soltanto: dal momento che per essere localizzato un cellulare deve essere collegato alla rete di telefonia mobile e per essere collegato alla rete di telefonia mobile un cellulare deve essere equipaggiato con una carta Sim e dal momento che la Sim del cellulare di Yara dalle ore 20.00 in poi si trovava nella tasca del suo giubbotto, e' inevitabile concludere che di questa Sim doveva esistere almeno una copia identica... elementare Watson!...

... molto bene ragazzi!... come sempre pero'... calma e sangue freddo!... prima di incamerare anche questo 'colpo a segno', e' necessario tuttavia essere in grado di replicare a ogni possibile obiezione da parte del solito 'popolo delle scimmie'... ora qualcuno magari si chiedera' '... beh!... e da cosa potrebbe mai sorgere una obiezione?... '... la risposta a questa domanda e' di una semplicita' addirittura disarmante... basta riportare le dichiarazioni fatte al processo dal brigadiere Santini Garro...

... il sistema infatti poteva segnalare acceso un cellulare che in realta' era gia' stato spento in precedenza, come poi risulto' ...

... urka ragazzi!... ma che bel ragionamento!... in altre parole... dal momento che Vodafone ha poi fatto sapere che il cellulare di Yara era stato spento poco prima delle ore 19.00 in una cella telefonica che copriva la zona a nord di Brembate coperta da Vodafone, lo stesso cellulare non poteva risultare acceso un'ora dopo in una zona distante decine di chilometri che non si sa neppure fosse coperta o no da Vodafone... ora ragazzi i casi sono due... o certi militari delle forze dell'ordine ragionano come le scimmie... o i medesimi militari sono convinti che da parte nostra si ragioni tutti come le scimmie!... decisamente non mi pare sia il caso di perder tempo in ulteriori commenti!... salvo non rilevare una cosa evidente: il fatto che nessuno dei consulenti della difesa del Bossetti sia stato in grado di controbattere in maniera efficace questo testimone dell'accusa dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, la totale incompetenza dimostrata da tale collegio difensivo in tema di telefonia cellulare...


... allora boys and girls!... con certosina pazienza siamo riusciti a mettere insieme quattro elementi in favore della nostra tesi, ossia che al tempo della scomparsa di Yara gia' da alcuni mesi esisteva almeno una copia della Sim intestata a lei  [numero IMSI 348 8308271...], anche se ancora non sappiamo con certezza chi la detenesse e ne facesse uso... come sempre ciascuno di questi elementi indiziari preso a se' avrebbe un valore alquanto relativo ma, secondo una terminologia usata ed abusata da una certa magistratura, 'presi insieme risultano convergenti e assumono un'assoluta rilevanza probatoria'... ora per applicare correttamente il porocedimento che ho chiamato 'albero della verita' ', occorrerebbe domandarsi se e quanti elementi a sfavore della tesi suddetta esistono... anche se suggerimenti da parte di chiunque sono a me ben graditi, a che scrive pare evidente che non esistono ragionevoli o plausibili elementi a sfavore... e a pensarci bene gli unici elementi a sfavore ipotizzabili non possono essere che due...

a) ... realizzare una 'copia clonata' della Sim del cellulare di Yara era al tempo tecnicamente infattibile...

b)... Yara aveva sempre prestato la massima attenzione al proprio telefono cellulare non lasciandolo mai incustodito per piu' di qualche minuto...

... ora pero' sappiamo che ne' a) ne' b) corrispondono a verita' per cui, volenti o nolenti, la tesi deve essere accettata... con tutte le implicazioni che ne derivano... ovvio!...
        
... very good!... ora ragazzi e' quanto meno doveroso tornare a parlare della 'magica ispirazione' e della immagine a) che tale emozione mi ha procurato...e per questo debbo, anche se a malincuore, parlare un poco di una testimone che fino a questo momento ho evitato di tirare in ballo... Keba Gambirasio, sorella della povera Yara... il motivo per il quale fino ad ora ho evitato di parlare di lei e dovuto al grande rispetto che nutro per questa gionvane donna e del dolore che ha dovuto portare e che porta tuttora per la scomparsa della sorella... se ora dunque parlero' della sua testimonianza sara' solo per smascherare l'ennesimo tarocco ordito dalla volpe che oramai ben conosciamo e di cui ho raccontato in [17]...  allora!... senza perder tempo andiamo ad esaminare che cosa della testimonianza resa da Keba al processo ha  attratto la mia attenzione [13]...      


... a delineare la descrizione della vita di Yara Gambirasio è stata la sorella di Yara, Keba , nel corso della sua testimonianza raccolta in tribunale a Bergamo, al processo dove l'imputato unico è Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso la ragazzina di Brembate di Sopra... Keba ha escluso che Yara conoscesse Bossetti o la sua famiglia o che fosse stata avvicinata da lui o da qualche altro uomo nelle settimane precedenti la sua sparizione... Keba ha anche riconosciuto il cellulare che usava la sorella ed era appartenuto in precedenza al padre e ha detto che Yara il Pc di casa lo utilizzava solo per comunicare con alcuni ragazzi conosciuti durante uno scambio con la scuola... 

... allora!... lasciamo perdere in valore che puo' avere il fatto che Keba fosse convinta, non si sa bene in base a quali elementi, che Yara non conoscesse il Bossetti e non fosse stata avvicinata da un uomo nelle settimane precedenti la sparizione... il valore del tutto insignificante di una testimonianza del genere  non necessita certo di essere sottolineato!... concentriamoci invece su quanto da lei affermato riguardo al cellulare di Yara, che in fin dei conti e' quello che interessa a noi... e qui subito si avvertono due note stonate!...

prima nota stonata: si afferma testualmente che Keba ha riconosciuto il cellulare della sorella!... ora e' il caso di ricordare che tale cellulare non figurava nei reperti per la semplice ragione che non e' stato piu' ritrovato... ora chi scrive non era presente al processo... d'accordo!... ma in base al piu' elementare buon senso non posso fare a meno di pensare che nel corso dell'interrogatorio la dott.ssa Letizia Ruggeri abbia mostrato a Keba una immagine con sopra riportato un modello di telefono cellulare e le abbia chiesto se riconoscesse in immagine il modello di telefono cellulare posseduto dalla sorella... e fin qui tutto e' abbastanza ovvio!... in seguito devo necessariamente supporre che Keba, in perfetta buona fede, abbia riconosciuto nell'immagine il modello di cellulare di Yara... e anche fin qui non ci piove!... ora abbiamo visto nelle 'motivazioni' della sentenza redatte dalla dott.ssa Antonella Bertoja, banali errori di battitura a parte, che il telefono cellulare che Keba avrebbe 'riconosciuto' era del modello LG KP 108, prodotto dalla LG Electronics... e dove sarebbe allora la 'nota stonata'?...  ebbene... la 'prima nota stonata' la si individua allorche' nella stessa pagina delle 'motivazioni' si legge a proposito di detto modello...

... con macchina fotografica e telecamera interna ma privo di possibilità di collegamento a internet... 

... allora ragazzi!... andando a verificare in  [5] prima abbiamo visto che cio' non e'... questo modello di telefono cellulare non ha ne' macchina fotografica ne' telecamera!...  allora ragazzi!... come la mettiamo?... possibile che Keba, papa' Fulvio e mamma Maura si siano sbagliati su un cosi' evidente particolare?... tanto piu' che, sempre durante l'interrogatorio di Keba si e' udita una seconda 'nota stonata' che ora descriviamo...

seconda nota stonata: Keba ha affermato testualmente che in precedenza il telefono cellulare di Yara era appartenuto a papa' Fulvio... allora ragazzi!... anche qui non ci siamo!... perche'?... il perche' lo abbiamo gia' visto!... se infatti andiamo a verificare in [5] scopriamo che questo modello di celluare e' stato commercializzato solo ad aprile 2010, vale a dire solo sei mesi prima della scomparsa di Yara ... anche in questo caso dunque dobbiamo chiederci... possibile che Keba, papa' Fulvio e mamma Maura si siano sbagliati su un particolare del genere?...  evidentemente in entrambi i casi la risposta e' 'no'!...

... dunque dunque ragazzi!... a prima vista sembrerebbe si sia verificato un qualche banale errore che puo' facilmente essere chiarito... in fin dei conti che importanza puo' avere il fatto che il cellulare di Yara fosse di un modello LG Electronics piuttosto che un altro!... che volete che vi dica ragazzi!... c'e' che dopo quello che ho scoperto in [17] del gatto e della volpe ho deciso di non fidarmi!... e quindi?... quindi ho deciso di indagare un poco per vederci chiaro, intuendo che anche qui sarebbe saltata fuori una qualche clamorosa sorpresa!... e come sempre sulla 'clamorosa sorpresa' sara' il lettore a giudicare!...

... allora boys and girls!... come sempre... calma e sangue freddo!... perche' e' venuito il momento di spiegare il titolo di questo post!... da che cosa e' scaturita e in che cosa e' consistita la 'magica ispirazione'?... allora!... riguardo il 'da che cosa' la risposta e' immediata... la 'magica intuizione' e' scaturita dallla visione della immagine a) che Lucrezia ha avuto la splendida idea di pubblicare... nell'immagine a) si vede la batteria del cellulare di Yara ritrovata nella tasca del suo giubbotto... ora vi chiederete quale particolare dell'immagine ha fatto 'accendere una lampadina rossa'... ebbene... il 'particolare' lo potete vedere sulla batteria in alto a destra, giusto sopra la scritta in bianco 'Lithium Ion Battery 3.7 V'...  una sorta di 'francobollo' appiccicato sulla parete esterna della batteria... beh!... e che ha mai di sospetto questa cosa?...allora!... gia' in altre occasioni devo aver scritto che Carlo Antonio per qualcosa come quarant'anni si e' occupato di elettronica... ora quarant'anni non sono pochi e cosi' ho potuto seguire abbastanza da vicino gli incredibili progressi realizzati in questo campo... e il piu' spettacolare di questi 'progressi' e' certamente da considerare il processo di miniaturizzazione dei circuiti elettronici, cosi' che una specie di 'istinto' mi ha suggerito che il 'francobollo' sia in realta' un microcircuito elettronico...

... allora boys and girls!... chi lo conosce appena un poco sa che Carlo Antonio e' un 'vecchio lupo' che magari ha perso il pelo ma non i vizi...  e che una volta che ha 'annusato' una preda non la molla piu'... cosi' per prima cosa che ho fatto?... semplice!... ho usato gli strumenti di Office di cui dispone anche il PC piu' economico per evidenziare il piu' possibile i dettagli di questo 'oggetto misterioso'... il risultato lo potete vedere qui...

... immagine d)...


... dunque dunque!... non so voi ragazzi!... da parte mia pero' vi dico subito che questa immagine ha rafforzato non poco la mia convinzione che si tratti di un microcircuito elettronico... non tuttavia un 'microcircuito qualunque', bensi' un microcircuito particolare chiamato 'etichetta Rfid'... di che si tratta?...  vediamo un articolo che lo spiega in maniera accessibile anche al lettore piu' digiuno di elettronica [18]...

...  le etichette Rfid (Radio Frequency Identification) sono dei piccolissimi chip che vengono usati per monitorare la posizione, la presenza o lo spostamento di prodotti, persone, animali... sono i chip che troviamo su alcuni prodotti tecnologici, sui passaporti elettronici, sulle carte di credito e perfino nei nostri animali domestici... ovviamente questi chip Rfid non sono tutti uguali... vediamo quali sono i pro e contro di questa nuova tecnologia... le etichette Rfid potrebbero risolvere uno dei problemi più snervanti della società moderna: le code alla cassa dei supermercati... le code potrebbero scomparire se il codice a barre venisse sostituito da etichette intelligenti... le etichette Rfid riescono infatti a dialogare con un sistema in rete per identificare ogni singolo prodotto acquistato da un cliente e posto nel carrello... le etichette Rfid comunicano con un lettore elettronico che rileva ogni elemento nel carrello quasi istantaneamente... il lettore emette un segnale con radio frequenza per scambiare i dati nel momento in cui il tag è vicino al segnale del lettore... il lettore e' collegato a una rete che invia le informazioni sui prodotti ai costruttori e rivenditori... la banca potrebbe così ricevere una notifica con l'importo del conto, che sara' detratto automaticamente... i tag Rfid una volta venivano utilizzati solo per il monitoraggio del bestiame, ma ben presto potrebbero essere usati per i prodotti di consumo in tutto il mondo... al di fuori della merce al dettaglio, i tag Rfid possono essere usati anche per il monitoraggio dei veicoli, dei passeggeri delle linee aeree e degli animali domestici [spiace che l'autore dell'articolo non citi, probabilmente per dimenticanza, il sistema Telepass per il pagamentio del pedaggio autostradale, un brevetto italiano che in seguito si e' esteso a tutto il mondo... n.d.r. ...]... 

... le innovazioni più recenti nel settore Rfid includono tag Rfid attivi, semi-attivi e passivi... questi tag possono archiviare fino a 2 Kbyte di dati e sono composti da unantenna microchip, e, nel caso di tag attivi e semi-attivi, da una batteria...ogni tag funziona piu' o meno nello stesso modo... l'antenna del tag riceve energia elettromagnetica dall'antenna di un lettore Rfid... con l’utilizzo di energia di una batteria interna [cio' e' vero ovviamente per i tag semi-attivi e attivi... per i tag passivi come le etichette Rfid del supermercato o del passaporto questo non e' vero e il discorso si fa un poco piu' complesso... come vedremo pero'  ai fini del nostro discorso siamo interessati solo ai tag attivi o semi-attivi... n.d.r. ...]  il tag invia onde radio al lettore... infine il lettore riceve le onde radio del tag, ne riconosce le frequenze e ne estrae i dati significativi... questi tag Rfid utilizzano batterie interne nei loro circuiti... un tag attivo utilizza la sua batteria per trasmettere onde radio ad un lettore, mentre un tag semi-attivo si basa sul lettore per fornire dati... dato che queste etichette contengono più hardware rispetto ai tag Rfid passivi, esse sono piu' costose... i tag attivi e semi-attivi dunque sono riservati agli oggetti costosi che vengono letti su distanze maggiori... diffondono alte frequenze a 850-950 MHz che possono essere lette a 100 metri di distanza... i tag Rfid passivi invece si basano interamente sul lettore come fonte di alimentazione... vengono letti fino a 20 metri di distanza e hanno minori costi di produzione... questi tag vengono prodotti a perdere, come i beni di consumo usa e getta...

... very good!... anche se con qualche imprecisione, dovuta evidentemente al fatto che l'autore dell'articolo non ha grandi competenze di elettronica, poche e semplici parole che, spero, hanno consentito al lettore intelligente di farsi una precisa idea dei tag Rfid [la parola inglese tag in italiano significa appunto 'etichetta'...] , una nuova generazione di dispositivi microelettronici destinata probabilmente a cambiare profondamente, non possiamo ancora con certezza dire se in meglio o in peggio, la vita di tutti noi nei prossimi anni... ricapitoliamo brevemente le nozioni fondamentali apprese e i punti che maggiormente interessano...

a) ... un sistema  Rfid [Radio Frequency Identification...] e' formato da due 'oggetti'... una 'etichetta' [tag...], che consiste in una memoria elettronica collegata con un'antenna stampata su pellicola adesiva, e un 'lettore' [reader...] , un dispositivo dotato di ricetrasmettitore radio destinato a leggere il contenuto di una 'etichetta'...

b)... una 'etichetta' e' disponibile in tre diverse tipologie: attiva, semi-attiva, passiva... a differenza di una etichetta passiva, una etichetta attiva o semiattiva e' dotata di una propria batteria, cosa che le consente di collegarsi al 'lettore' ad una maggiore distanza [100 metri contro 20 metri di una etichetta passiva...] e, cosa importantissima, di poter inviare a suo volta segnali radio che consentono al 'lettore' di rintracciarla...

c)... come recita il suo stesso acronimo, lo scopo che ha motivato lo sviluppo dei sistemi Rfid, composti come abbiamo visto dall'abbinata etichetta-lettore, e' stata l'identificazione via radio... in seguito le possibili applicazioni di questa tecnologia si sono ampliate... in particolare tra queste ci interessa la tracciabilita' e per saperne di piu' a leggere su [19], dove sono descritte particolari etichette attive chiamate beacon...

...   i beacon sono come dei tag attivi che a differenza di un tag NFC non devono essere avvicinati allo smartphone o al tablet per essere letti, ma e' il tag stesso che inviando segnali a tutti i dispositivi nel suo raggio d'azione comunica con il ricevitore (antenna, device, etc.)... inoltre il raggio e' molto piu' ampio, in media 50-70 metri ma alcuni beacon arrivano fino a 200 metri... importante ricordare che a differenza dell'Rfid passivo i beacon hanno bisogno di una batteria interna...

... all right boys and girls!... ora possiamo dire di saperne abbastanza su questa tecnologia per poter proseguire... prima pero' diamo un'occhiata alle possibili soluzioni che la tecnologia Rfid mette oggi a disposizione...   


... immagine e)...


... allora boys and girls!... in questa immagine, che come vedremo tra poco si rivelera' di importanza fondamentale per il discorso che stiamo facendo, sono rappresentate vari tipi di etichette Rfid per le piu' svariate applicazioni... e' proprio il caso di dire che '... c'e' di tutto e di piu'!...'... pero' c'e' da fare una opportuna osservazione... si tratta in ogni caso di applicazioni rispondenti a precisa normativa e quindi perfettamente legali... perche' dico questo?... beh!... dico questo perche' la storia insegna che ogni nuova tecnologia elettronica per prima cosa ha trovato applicazione al di fuori delle normative e magari  al di fuori della legalita'... e non vedo il perche' a questa regola le etichette Rfid debbano fare eccezione... mi rendo conto che il mio discorso puo' sembrare 'fumoso'... percio' senza perder tempo con un esempio faro' capire dove intendo andare a parare...

... dunque dunque... supponiamo che un bel giorno mi alzi al mattino con una idea in apparenza strampalata... si e' visto che una etichetta attiva altro non e' che una etichetta passiva, formata cioe' da antenna, memoria ed eventuale processore, a cui e' stata aggiunta una batteria... ora la 'idea strampalata' che mi e' venuta in mente nel corso della notte consiste in questo... realizzare una etichettta attiva partendo da una batteria a cui si aggiunge una etichetta passiva... beh!... e' chiaro che piu' di uno potrebbe gia' obiettare: '... mon Dieu!... e la novita' dove sarebbe?... ebbene... la novita' starebbe in questo... se utilizzo una batteria che alimenta un particolare apparato, l'aggiunta della etichetta alla batteria aggiunge alla normale funzione di questa una importante funzione aggiuntiva... per esempio quella di rendere l'apparato identificabile, localizzabile e perfino spiabile con un opportuno lettore... se ora l'apparato in questione e' costituito da un telefono cellulare ecco che si intuiscono le grandi potenzialita' di questo strumento di intercettazione rispetto agli strumenti 'tradizionali'... uno dei principale vantaggi lo si intuisce subito... tutti sanno da tempo che, se si ha il sospetto che il proprio cellulare sia intercettato, la normale 'precauzione' consiste nello spegnere l'apparecchio... se il cellulare e' pero' equipaggiato con una batteria dotata di etichetta Rfid e' chiaro che una simile precauzione risultera' del tutto inutile... anche poi se il nostro intercettato fosse 'superprudente' e decidesse di scollegare la batteria del cellulare e mettersela in tasca, questo non gli porterebbe eccessivo giovamento in quanto la batteria equipaggiata con etichetta Rfid, il cui funzionamento e' del tutto indipendente dal funzionamento del cellulare, conserverebbe quasi intatta la sua funzionalita'... e non e' questo l'unico vantaggio!... tanto per fare un esempio, immaginiamo che un individuo, a suo tempo fermato da polizia o carabinieri in quanto sospettato di aver commesso un reato, venga rimesso in liberta' ma resti indagato... un po' come e' stato a suo tempo per il marocchino Mohammed Fikri, tanto per intenderci.... ora immaginiamo che al momento del fermo gli sia stato sequestrato il cellulare e quindi una volta scarcerato questo gli venga restituito... ebbene fin qui tutto normale, ma ora viene il bello!... il cellulare gli viene si' restituito ma solo deopo avere sostituito la batteria standard da esso usata con una 'batteria speciale' dotata di etichetta Rfid, cosi' che da quel momento in poi il nostro ignaro individuo sara' costantemente sottoposto ad intercettazione ambientale a sua totale insaputa...  i 'vantaggi' offerti da questo 'metodo non ortodosso di intercettazione ambientale' come si puo' vedere sono numerosi... gli svantaggi?... il piu' evidente svantaggio e' il limitato raggio di azione garantito da una etichetta Rfid attiva... non piu' di 200 metri ... il che obbliga a far ricorso al vecchio metodo di 'pedinare' l'individuo sottoposto ad intecettazione da parte di una 'spia' dotata di apposito lettore, con tutti i problemi che cio' comporta... in ogni caso tuttavia i vantaggi di questa tecnica superano di gran lunga gli svantaggi, al punto che ritengo  praticamente impossibile che nessuno abbia prodotto finora queste particolari etichette Rfid... quello che e' certo piuttosto e' che, per ovvi motivi, nessuno si e' sognato di parlare di esse fino a che un bel giorno la loro esistenza non e' emersa in seguito alla scoperta dell'esistenza di un 'chip misterioso' alloggiato all'interno di una batteria per smartphone prodotta dal 'colosso coreano' Samsung ...

... dunque boys and girls!... come sempre... calma e sangue freddo!... tempo fa su YouTube e' uscito il filmato che  potete vedere qui [20] ... allora!... per coloro che hanno poca dimistichezza con la lingua inglese basta dire che il giovanotto che vedete nel filmato ha 'aperto' la plastica protettiva della batteria del suo smartphone [probabilmente un Galaxy S6...] fino a che non arriva a individuare la 'strana cosa' che vedete nell'immagine...   


... immagine f)...




... porca vacca boys and girls!... e che ca@@ e' quella cosa li'?...  beh!... il giovanotto in questione per la verita' non ha vantato speciali competenze nel campo dell'elettronica... egli si e' regolato semplicemente sulla base del buonsenso come del resto al suo posto avrei fatto anch'io che qualcosina di elettronica mastico... in sostanza egli si e' chiesto cosa ci facesse nella batteria del suo  smartphone un circuito elettronico che ha tutta l'aria di essere un ricetrasmettitore radio, facilmente riconoscibile anche ai profani a causa della vistosa antenna che si vede nell'immagine... e sempre in base al buonsenso ha formulato una ipotesi che avrei formulato anch'io: ... ovvero che l'oggetto che si vede facesse parte di un circuito elettronico con funzione specifica di 'spionaggio'... ora perche' affermo che si tratta di una ipotesi che, dettagli a parte, deve essere considerata esatta sulla sola base del buonsenso?... per due semplici motivi...

a) ... tecnicamente parlando l'oggetto e' una speciale etichetta Rfid e vedremo piu' avanti a quale delle famiglie di etichette che si vedono nell'immagine e) appartiene... non si tratta di un dettaglio irrilevante poiche' ogni etichetta di serie puo' essere agevolmente sostituita con una etichetta personalizzata  che,  oltre alle funzioni espletate dalla 'etichetta di serie' svolge autonomamente alcune 'funzioni speciali' e questo e' ottenuto senza apportare alcuna modifica allo  smartphone...

b)... il fatto che la suddetta etichetta sia allocata all'interno della batteria garantisce la sua funzionalita' anche il caso di smartphone spento e perfino in caso di estrazione della batteria...

... molto bene!... vediamo ora in breve come il colosso Samsung ha reagito... da par suo ha deciso di non abbassarsi a rispondere direttamente ma lasciare che a rispondere fossero i debunker ...  e chi sono mai costoro?... oh!... per chi scrive gli individui di questa particolare razza di scimmie sono una vecchia conoscenza che risale ai tempi, oramai lontani purtroppo, in cui mi sono occupato di '11 settembre'... per chi sente questo termine la prima volta una definizione la si puo' trovare in [23]...

...  un debunker (in italiano demistificatore o disingannatore) e' un individuo che mette in dubbio o smaschera ciarlatanerie, bufale, affermazioni false, esagerate, antiscientifiche, dubbie o pretenziose...

... capito ragazzi!... in altre parole si tratta di una sorta di setta di 'unti dal Signore' investiti dell'autorita' di spiegare al 'popolo delle scimmie' con giudizio inappellabile quanto e' vero e quanto e' falso!...  


... ci e' stato segnalato questo video dove un ragazzo, scartando l’adesivo della batteria di uno smartphone Samsung, probabilmente lS6, mette in mostra un presunto chip munito di microfono con il quale la casa spierebbe l’utenza...

... allora!... come sparata iniziale davvero non c'e' male... un chip munito di microfono!... e con questo accrocchio sarebbe la Samsung che spia i clienti!... una domanda: ... e chi non compra Samsung chi li spia?...

... il video in questione, caricato su Facebook al profilo di Ariel Camionero il 29 giugno di quest’anno [l'articolo e' del 2015... n.d.r. ...], non sarebbe nemmeno il primo ad essere comparso nella rete: già un altro utente, nella pagina Paint Fade  il 22 giugno (sempre di questanno) ne aveva caricato uno identico (probabilmente Ariel si sarà ispirato a quello della pagina Paint Fade)... Snopes si occupo' seguendo il video di questultimo ed ha constatato che si trattava di una falsita', in quanto quello presente sull’adesivo della batteria non e' nemmeno un chip, ma l’antenna del chip di un sistema che Samsung (cosi' come anche Apple e altri) ha iniziato ad integrare sempre piu' di frequente sui suoi smartphone, ovvero il sistema NFC... nel video che ci e' stato segnalato, inoltre, viene indicato come microfono il punto di contatto che collega lantenna al sistema...

... oh yes!... ecco dunque che il 'servizio antibufala' ha svelato l'arcano riguardo al 'chip misterioso' trovato nella batteria degli smartphone della Samsung!... in effetti non si tratta di un chip bensi' di una antennna e questa fa parte del sistema NFC  che la Samsung ha deciso di integrare nelle funzioni dei suoi smartphone!... quindi il messaggio e' assai esplicito: '... cari complottisti!... anche la la vostra mamma e' sempre incinta continuate pure con le vostre sparate idiote!... tanto ci saremo sempre noi debunker a sputtanarvi!...'... piu' chiaro di cosi'!... ora ragazzi vi svelero' un 'piccolo dettaglio' del mio passato... come ho gia' detto anni fa' mi sono occupato di '11 settembre'... e un complottista come me da che parte volete fosse schierato?... c'era che allora non gestivo un blog come, sia pure con grosse difficolta' e soprattutto grosse incomprensioni, gestisco invece ora e questo per un semplice motivo: la poca disponibilita' di tempo dovendo, in quanto non ancora in pensione e quindi matenuto dallo stato, anche provvedere alla pagnotta!... accadeva cosi' che per diffondere le mie idee circa alcune evidenti anomalie contenute nella 'versione ufficiale' degli eventi fornita dalle autorita' americane utilizzavo spazi su forum pubblici di vario genere... in particolare ho scritto anche su uno spazio pubblico, che magari preferisco al momento non nominare in quanto non sara' difficile per il lettore intelligente individuarlo comunque, praticamente dedicato al 90 per cento all'argomento '11 settembre' ... e... diciamolo pure... in chiave decisamente 'complottista'... ora per ragioni che il lettore intelligente non fara' fatica a comprendere la comparsa di miei scritti su uno spazio pubblico aveva attratto immediatamente l'attenzione di piu' di un debunker e del relativo 'servizio antibufala'... cosi' che io a mia volta, non avendo alcuna difficolta' a ribattere le 'argomentazioni' di scimmie sprovviste delle piu' elementari conoscenze tecniche, avevo inaugurato a mia volta sul gia' citato 'spazio pubblico' uno speciale 'servizio antiantibufala' e lo avevo naturalmente messo in funzione... e fin qui tutto abbastanza ovvio e normale... o no?... ebbene... quasi subito doveva verificarsi un 'fatto strano ed inaspettato'... e' accaduto infatti che la mia iniziativa ha incontrato la palese ostilita' da parte degli altri iscritti allo spazio, nonche' dei moderatori, degli amministratori e financo del proprietario del sito, i quali in maniera massiva si sono schierati dalla parte dei debunker!... proprio vera quella massima che ogni buon giocatore di scacchi ha sperimentato a proprie spese: ... tra cielo e terra succedono tante cose!... e da buon giocatore di scacchi avrei dovuto far tesoro di questa esperienza!... invece... invece allo scrivente e' successo qualcosa di molto simile fin da quando ha avuto la malaugurata idea di scrivere pubblicamente in difesa del disgraziato muratore di Mapello!... e tra tutti gli atteggiamenti ostili quelli di gran lunga 'piu' ostili' sono venuti da parte del collegio difensivo del Bossetti e da parte dei suoi piu' convinti sostenitori... ovviamente sostenitori a parole!... ok  boys and girls!... bando alle polemiche!... e approfittiamo del fatto di poter ancora gestire un blog per riavviare di nuovo il nostro 'servizio antiantibufala'...

... allora!... come sempre... calma e sangue freddo!... e cominciamo a vedere di capire che cosa sia questa NFC!... perima di precipitarci sulla solita Wiki pero'... diamo una rapida occhiata all'immagine e)!... e vedremo che tra le 'etichette' li' rappresentate figurano le 'tag NFC'... il che vuol dire che sempre in argomento siamo!... molto bene!... ora vediamo che cosa sta scritto in [24]...

... la comunicazione in prossimita', anche chiamata Near Field Communication (NFC), e' una tecnologia che fornisce connettivita' senza fili bidirezionale a corto raggio (fino a un massimo di 10 cm)... e' stata sviluppata congiuntamente da Philips, LG, Sony, Samsung e Nokia... la tecnologia NFC si e' evoluta da una combinazione di identificazione senza contatto o Rfid (Radio Frequency IdentificationIdentificazione a Radio Frequenza) e altre tecnologie di connettivita'... contrariamente ai più semplici dispositivi Rfid, NFC permette una comunicazione bidirezionale: quando due apparecchi NFC (lo initiator e il target) vengono accostati entro un raggio di 4 cm viene creata una rete peer to peer tra i due ed entrambi possono inviare e ricevere informazioni... la tecnologia NFC opera alla frequenza di 13.56 MHz e puo' raggiungere una velocita' di trasmissione massima di 424 Kbit/s... l'NFC puo' essere realizzato direttamente tramite un chip integrato oppure tramite l'uso di una speciale scheda esterna che sfrutta le porte delle schede SD o micro SD...

... allora boys and girls!... e' chiaro che se a questo punto mi mettessi a parlare di NFC per esaurire anche in minima parte l'argomento dovrei aprire un altro blog!... cosi' lascero che chi e' interessato di voi ad approfondire quest'argomento indubbiamente affascinante consulti l'ampio materiale disponibile sul Web e da parte mia riprendo il filo del discorso... ora di quello che abbiamo visto mettiamo in evidenza solo due particolari essenziali...

a) ... il sistema NFC permette il collegamento bidirezionale tra due 'oggetti' entro un range assai limitato, in pratica solo alcuni centimetri... questo che cosa significa?... questo significa che un collegamento  NFC non consiste in un collegamento radio nel senso appropriato del termine...  perche' anche gli incompetenti assoluti possano rendersi conto di questo bastera' osservare la figura seguente...  



... che cosa rappresenta?... rappresenta nientemeno che il primo apparato radio al mondo composto da trasmettitore e ricevitore realizzato nell'anno 1894 dal grande nostro connazionale Guglielmo Marconi... con il dispositivo che vedete in figura Marconi riusci' a tramettere segnali radio a distanza di 1600 metri, distanza che l'anno dopo non solo estese a 2400 metri ma, cosa di importanza fondamentale per il futuro di questa meravigliosa invenzione, con trasmettitore e ricevitore separati da una collina... in altre parole... trasmettitore e ricevitore non si vedevano... ovvia domanda: ... come e' stata possibile questa meraviglia?... la risposta e' semplice... Marconi altro non ha fatto che mettere a frutto gli esperimenti eseguiti qualche anno prima dal fisico tedesco Heinrich Hertz che avevano dimostrato dei segnali elettrici potevano essere inviati attraverso l'aria sotto forma di onde elettromagnetiche, come già predetto a livello teorico dai fisici inglesi James Clerk Maxwell e Michael Faraday... gia' Hertz aveva utilizzato per irradiare onde nello spazio uno speciale dispositivo da lui scoperto denominato poi dipolo hertziano, un tipo di antenna  utilizzato ancora oggi...l'antenna usata da Marconi era differente, in pratica un miglioramento del dipolo hertziano che consentiva una maggiore efficienza e allo stesso di poter essere usata tanto per inviare quanto per ricevere segnale... da allora l'antenna ha costituito un componente essenziale ed insostituibile di ogni apparato ricetrasmettirore radio...

b) ... tenuto presente quanto detto in a), possiamo dire che quella etichetta adesiva che si vede nell'immagine f) sia una antenna idonea ad operare alla frequenza 13.56 MHz?... ebbene... la risposta e'... sicuramente no!... perche'?... perche', come si apprende in [26] le dimensioni di una antenna 'tipo Marconi' [discorso analogo vale tuttavia per altri tipi di antenna...] destinata ad operare ad una certa frequenza sono quelle che che si vedono nell'immagine seguente...


... dunque dunque... che cosa e' la grandezza indicata con l?... essa, nota e arconota ai radiotecnici, e' chiamata lunghezza d'onda e, come dice il nome, e' la distanza tra due picchi positivi [o, il che e' lo stesso, tra due picchi negativi...] di un'onda elettromagnetica... essa e' data dalla semplice formula l= c/f, ove c = 3 108 m/s e' la velocita' dell'onda elettromagnetica nel vuoto e f la frequenza... ora se f = 1.356 107 Hz  allora sara' l= 22.1 metri ... il che vuol dire che l'antenna deve avere dimensioni che si misurano in metri e non in centimetri come in questo caso... ora e' proprio il caso di dire: ... no!... qui proprio non ci siamo!... e allora?... come stanno veramente le cose con questa tecnologia NFC a 13.56 MHz?... la spiegazione dettagliata verra' data ora, anche se premetto subito che sara' in contrasto con quanto scritto dalla maggior parte della cosiddetta 'letteratura specializzata' la quale molto spesso si dimostra 'specializzata' solo nello scrivere sciocchezze!...

... allora boys and girls!... come sempre... calma e sangue freddo!... cominciamo col descrivere un fenomeno fisico scoperto alla meta' del secolo XIX° dal gia' citato scienziato inglese Michael Faraday, un autodidatta di modeste origini che e' considerato il pioniere della disciplina di cui mi onoro di essere stato un adepto: la ingegneria elettrica ed elettronica...


... allora!... si pensi solo che Faraday era figlio di un fabbro affetto da gravi problemi di salute e per questo non era riuscito ad andare oltre le scuole elementari... e questo non fa altro che confermare quanto dico da sempre riguardo la differenza di capacita' cerebrale tra gli umani e le scimmie... il fenomeno di cui sto parlando ha un ben preciso nome: induzione elettromagnetica... di che si tratta?... per comprenderlo cominciamo ad osservare la seguente immagine...

... immagine g1)... 

... allora!... nell'immagine si vede una semplice spira metallica percorsa da corrente... A e' la superficie della spira e I la corrente che la percorre... tutto qui!... eppure sulla base di  questa semplicissima attrezzatura Faraday ha aperto la strada ad un numero incredibile di scoperte destinate a cambiare il mondo!... una delle primi risultati delle sperimentazioni e' stata che, avvicinando la spira percorsa da corrente ad una bussola, l'ago di questa deviava, esattamente e come sarebbe accaduto se avessimo avvicinato un magnete... vi era dunque una precisa relazione tra elettricita' e magnetismo...  in particolare si trattava di una azione meccanica  esercitata dalla spira in movimento sull'ago magnetico e viceversa... cosi' Faraday aveva scoperto il concetto fondamentale di quello che sara' poi il motore elettrico... approfondendo la cosa Faraday verifichera' che questa interazione era proporzionale all'area A della spira, vale a dire che aumentando questa aumentava l'intensita' del fenomeno... in altre parole per accrescere la 'interazione magnetica' tra la spira e il mondo circostante occoreva aumentare l'area di questa oppure usare piu' spire percorse dalla stessa corrente, vale a dire un circuito multispira detto anche solenoide... quello che vedete qui sotto...

... immagine g2)...         
  




... allora!... il lettore intelligente avra' sicuramente gia' colto che quello che si vede nell'immagine f) altro non e' che un solenoide in due dimensioni... un oggetto cioe' del tutto differente da una antenna....ora, prima di descrivere altre meraviglie prodotte dal genio di Faraday, vediamo di spiegare che cosa sono le linee di flusso che si vedono nelle immagini g1) e g2)... e' presto detto... si tratta delle linee di flusso del campo magnetico prodotto dalla corrente che fluisce nel circuito... molto bene!... veniamo cosi' a descrivere la successiva 'intuizione' di Faraday... egli ipotizzo' che come una corrente circolante in una spira in movimento dovesse modificare il campo magnetico intorno, cosi' una variazione nel tempo del campo magnetico intorno alla spira dovesse modificare la corrente in essa... e il semplice esperimento che vedete replicato nell'immagine animata che vedete qui confermo' la cosa in pieno!... 




... molto bene!... cosi' si erano gettate le basi di quelle che saranno chiamate poi dinamo e alternatore elettrico, vale a dire una macchine rotanti in grado di convertire energia meccanica in energia elettrica sotto forma rispettivamente di corrente continua e corrente alternata... allora!... gi' i goal messi a segno da questo signore sarebbero piu' che sufficienti per promuoverlo, come e' stato per i suoi connazionali Isaac Newton prima e Stephen Hawking dopo, tra i grandi scienziati di ogni epoca... eppure... eppure non si e' fermato qui ed e' andato oltre!... come?... lo si puo' vedere osservando quest'altra immagine...

... immagine g3)...

... dunque dunque... nell'immagine si vedono due spire, la prima percorsa da corrente costante, la seconda no... la corrente nella prima spira produce, come abbiamo visto, un campo magnetico concatenato le cui linee di flusso si vedono in figura... la seconda spira invece, non percorsa da alcuna corrente, non produce alcun campo magnetico... notiamo pero' una cosa... una parte del campo magnetico prodotto dalla prima spira si concatena con la seconda spira... ora supponiamo che accada una delle due cose seguenti...

a)... una spira si metta in movimento rispetto all'altra...

b)... la corrente che percorre la prima spira cambi nel tempo...

... ebbene!... in entrambi i casi si produce una variazione di flusso magnetico concatenato nella seconda spira e questo fara' si' che, almeno finche' rimaniamo in 'regime dinamico',  scorra corrente in essa... ora supponiamo di far circolare nella prima spira una corrente a frequenza f modulata in ampiezza oppure in fase,  da un opportuno segnale s(t)... nella seconda spira si produrra' una corrente avente la stessa frequenza e modulata dallo stesso segnale s(t)... in altre parole abbiamo realizzato un sistema di comunicazione wireless tra due circuiti non connessi elettricamente tra loro... piu' precisamente si parla di circuiti magneticamente accoppiati... cosi'... in parole povere... alla fine della fiera... questo e' il principio fisico che sta alla base dei sistemi NFC!... semplice no?...

... allora!... da quello che si e' visto ora si capiscono molte cose... e le capiremo meglio osservando l'immagine seguente...

... immagine h)...

        
     
... allora!... nello chema che vedete vi sono un 'lettore' e una 'etichetta' [non importa se attiva, semiattiva o passiva...] che realizzano un collegamento NFC alla frequenza 13.56 MHz... visto che stiamo parlando di frequenze e' opportuno specificare che a suo tempo la normativa internazionale ha suddiviso lo spettro elettromagnetico in bande a seconda delle applicazioni... la frequanza 13.56 MHz e' situata nella banda delle High Frequency [HF...], la quale va da 3 MHz a 30 MHz, vale a dire con lunghezza d'onda compresa tra 10 metri e 100 metri... valori che, come abbiamo visto, condizionano pesantemente le dimensioni delle antenne degli apparati radio che ne fanno uso... cosi' che, volendo usare una frequenza nella gamma delle HF, l'accoppiamento magnetico e' praticamente l'unica possibile connessione wireless compatibile con gli odierni smartphone... qual e' tuttavia il prezzo da pagare?... lo si capisce osservando l'immagine g3)... e' del tutto intuitivo infatti che per relizzare un accettabile accoppiamento tra i due circuiti, questi debbono essere distanti tra loro non piu' di qualche centimentro...  molto bene!... questa ultima osservazione e' essenziale ai fini del discorso che stiamo facendo...  esclude infatti che la etichetta incollata sulla batteria Samsung, la quale evidentemente contiene la sola multispira che consente la connessione NFC, possa essere utilizzata a fini 'spionistici'... questo e' ovvio... come vedremo subito pero' la questione non e' cosi' semplice e non puo' essere liquidata in modo sbrigativo... prima di proseguire pero' una doverosa precisazione... l'immagine h) che vedete sopra e' riportata da uno di quei 'siti specializzati' cui ho fatto accenno in precedenza... ebbene in figura potete verificare che gli avvolgimenti multispira del lettore e della etichetta sono definiti antenna... quando in realta', come abbiamo visto, sono tutto fuorche' un'antenna... eh questi 'specialisti'!...

... molto bene!... torniamo ora a commentare l'immagine f)!... appurato che la etichetta incollata sulla batteria altro non e' che la multispira che consente il collegamento NFC, che cosa vi e' di sospetto?... ebbene... di sospetto vi e' piu' di un dettaglio!... uno di questi dettagli lo possiamo evidenziare osservando l'immagine seguente...  


... immagine i)...

... allora!... nell'immagine sono visualizzati due modelli di etichetta NFC passiva... si nota la presenza della multispira che sappiamo essere indispensabile... ok!... ma si nota in entrambe la presenza di un altro componente ugualmente indispensabile al funzionamento della connessione: il chip elettronico... ossia quell'oggetto che vedete nel riquadro a destra, dove vi potete fare un'idea delle reali dimensioni del dispositivo che costituisce la 'parte intelligente' del circuito... ebbene... chiunque puo' verificare che nella etichetta che si vede all'immagine f) il chip non c'e'... strano a dirsi e' posto altrove... il motivo?... difficile a comprendersi di primo acchito... per cui non ci resta che andare avanti con i dettagli sospetti... poniamoci cosi' una bella domanda: negli smartphone di altri costruttori dove e' localizzata la multispira del circuito NFC?...

... dunque dunque... cominciamo con Apple, che al solito ha fatto le cose in grande, come si puo' vedere da [27]...  facendo riferimento alla immagine qui sotto traduciamo...


... immagine l)...

 
... il 13 agosto 2015 la U.S. Patent & Trademark Office ha pubblicato una domanda di brevetto di Apple che rivela il loro lavoro sull'uso di zaffiro allo scopo di creare una antenna unica per Wifi, Bluetooth e, ancora più importante, NFC...integrando l'antenna sul coperchio in vetro zaffiro o nel telaio di un design del dispositivo basato su vetro zaffiro, il dispositivo potrebbe essere notevolmente più sottile e flessibile, come gia' notato in una domanda di brevetto Apple nel 2013...un'antenna meglio progettata per NFC sarebbe anche teoricamente migliore per l'utilizzo con Apple Pay...il design, secondo Apple, potrebbe riguardare anche l'Apple Watch e/o altri dispositivi futuri...l'invenzione di Apple riguarda antenne di dispositivi elettronici formati su strutture di zaffiro e metodi per formare le antenne su strutture di zaffiro... l'antenna può includere parti di antenna formate su lati distinti di una struttura di zaffiro, in cui le rispettive parti sono in comunicazione elettronica tra loro da una pluralita' di vie formate nella struttura di zaffiro o attraverso il drogaggio della struttura di zaffiro... utilizzando una struttura di zaffiro per formare l'antenna di un sistema di comunicazione senza fili in un dispositivo elettronico, la dimensione complessiva dell'antenna puo' essere sostanzialmente ridotta... cioe' come singola struttura zaffiro puo' essere utilizzato per formare l'antenna... riducendo la dimensione dell'antenna, lo spazio necessario per l'antenna all'interno del recinto del dispositivo elettronico puo' essere sostanzialmente ridotto e si ha piu' spazio all'interno del contenitore per altri componenti del dispositivo elettronico (ad esempio, fornendo spazio aggiuntivo per una batteria)... inoltre la struttura di zaffiro dell'antenna puo' includere una configurazione personalizzata (ad esempio forma)... come risultato della configurazione personalizzata, l'antenna puo' essere collocata in una varieta' di posti all'interno del dispositivo elettronico e/o puo' includere un'area aumentata per l'antenna... inoltre formando l'antenna sulla struttura di zaffiro dove la struttura di zaffiro e' sostanzialmente rigida l'antenna puo' essere fissata piu' facilmente all'interno del contenitore del dispositivo elettronico e/o puo' sostanzialmente impedire la disconnessione dell'antenna da altri componenti del dispositivo elettronico e/o l'interruzione delle tracce sulla struttura di zaffiro... il brevetto di Apple FIG. 1A mostra una vista in pianta illustrativa di un'antenna formata su una struttura di zaffiro... FIG. 4 mostra una vista prospettica illustrativa di un dispositivo elettronico che utilizza un'antenna... illustra anche che il telaio del dispositivo e' fatto di zaffiro...  FIG. 5 mostra una vista in sezione illustrativa del dispositivo elettronico di FIG. 4 lungo la linea 5-5...  il dispositivo elettronico in FIG. 5 include un'antenna...

... pero' ragazzi!... una soluzione proprio proprio niente male!... e nelle righe sopra e' spiegato assai bene il punto debole di soluzioni basate su etichette adesive come quella adottata da Samsung: la facilita' con la quale possono verificarsi disconnessioni nei circuiti... molto bene... a questo punto potremmo andare ad osservare come sono fatti i circuiti NFC di altri costruttori di Smartphone...se non fosse per il fatto che perdemmo tempo... il lettore volonteroso puo' fare da se' questa ricerca e scoprire una cosa in fondo ovvia: nessun altro usa la multispira posta su etichettta adesiva sulla parete della batteria... e allora?... quale mai potra' essere il motivo di una soluzione cosi' 'originale'?... forse quello che con malcelata malizia chi scrive righe ha ipotizzato alcune rughe fa, vale a dire la possibilita' con un cambio di etichetta din trasformare lo smartphone in uno strumento di intercettazione non disattivabile?... mah!... una cosa che magari non tutti sanno che Samsung non e' affatto nuova a questo genere di 'personalizzazione' dei suoi prodotti a fini 'spionistici'... eh si'!... andiamo un po a leggere le cronache di qualche settimana fa quando e' venuta alla luce una singolare vicenda collegata ai televisori Samsung [28]...
       
... come svelato da Wikileaks, CIA e MI5 hanno trovato il modo di usare i televisori Samsung per spiare i loro bersagli [ in grassetto nell'originale... n.d.r. ...] installando un malware che va a innestarsi sul firmware originale e trasforma il dispositivo in un registratore di suoni.... per 'corrompere' il televisore, bisogna accedere fisicamente al dispositivo e usare una chiavetta USB per installare il software nocivo... i televisori potenzialmente attaccabili sono quelli che usano le versioni del firmware 1111, 1112 e 1116 (probabilmente anche quelle intermedie, ma i tecnici hanno provato solo queste tre), mentre di sicuro dalla versione 1118 non e' piu' possibile usare la chiavetta per forzare linstallazione dellexploit... abbiamo chiesto a Samsung maggiori informazioni sui firmware coinvolti, al momento si parla della 'vecchia' serie F8000, e stiamo attendendo una risposta... lhack messo a punto dalla divisione Embedded Devices Branch (EDB) con la collaborazione dei servizi segreti inglesi [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...] non e' comunque molto avanzato dal punto di vista delle funzionalità e in uno dei documenti trapelati si trova una scheda molto dettagliata con 'quali funzioni sono attive', 'quali da attivare' e 'i problemi noti dell’attuale versione'... in pratica il malware battezzato Weeping Angel (langelo in lacrime) per TV Samsung si limita a mettere il televisore in una modalita' 'spento per finta' che gli permette di sfruttare il microfono interno per registrare le conversazioni nella stanza... i suoni vengono registrati nella memoria interna del televisore [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...] e poi inviati a un server esterno quando il televisore viene acceso. ... nelle note delle 'funzioni da attivare', si legge che in futuro pianificano di fare in modo che il wi-fi resti attivo durante le registrazioni, in modo da permettere lo streaming dellaudio e non solo la registrazione in locale... a questo proposito e segnalato anche un bug  che impedisce di usare tutto il giga e mezzo di memoria [in grassetto nell'originale... n.d.r. ... ] a disposizione per registrare suoni ma solo 700MB... un particolare importante e' che in un televisore hackerato ci sono un paio di dettagli che tradiscono la presenza del malware [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...]: innanzitutto, quando si 'spegne' un televisore compromesso, questi non mostra il logo Samsung prima di spegnere lo schermo... inoltre sul retro resta sempre acceso un led blu mentre nei televisori integri questo non succede... se avete un televisore Samsung quindi date un’occhiata sul retro e se vedete una lucina blu accesa mentre il dispositivo dovrebbe essere spento [in grassetto nell'originale... n.d.r. ...], chiedetevi perché la CIA ha sentito la necessità di farvi visita...

... capito boys and girls!... questi sono i vantaggi per chi sceglie Samsung!... allora ragazzi!... parliamoci chiaro!... se abbiamo parlato di NFC e di Samsung non e' stato per dar aria alla bocca ma per inquadrare il problema dello 'strano dettaglio' che si vede sulla batteria LG trovata nella tasca dei giubbetto della povera Yara  [immagine d)...]... ora per procedere oltre sara' necessario parlare di collegamenti Rfid in una gamma di frequenze piu' elevate della frequenza 13.56 MHz usata  per le conessioni NFC... allora!... come gia' si e' detto salendo di frequenza e' possibile connettere  trasmettitore e ricevitore tramite accoppiamento elettromagnetico con una serie di vantaggi sostanziali in termini di distanza e copertura... nell'immagine seguente e' mostrata la conessione tra un lettore e una etichetta, attiva o semi-attiva o passiva, Rfid realizzata via radio...    

... immagine m)...


... dunque dunque!... la differenza che per prima salta all'occhio tra le immagini h) ed m) e' del tutto evidente: la multispira e' stata sostituita da una antenna!...e qui ragazzi devo proprio confessarvi una cosa: il mondo delle antenne per me ha sempre rappresentato una sorta di 'buco nero'... e' vero che in letteratura esse sono da sempre ampiamente trattate...  anche e soprattutto dal punto di vista matematico... ma e' anche vero che l'approccio matematico ad esse e' qualcosa da far venire i capelli bianchi e questa e' la ragione per la quale non mi sono mai azzardato a progettarne una e ho lasciato il compito ad altri... se ora concentriamo la nostra attenzione sull'oggetto 'etichetta' che si vede nell'immagine m) notiamo che non solo l'antenna e' presente ma le sue dimensioni sono fortemente vincolate alle dimensioni complessive dell'etichetta e queste sono assai stringenti se questa, come e' nel nostro caso, deve stare nel ridotto spazio interno di un telefono cellulare... in base a queste semplici considerazioni scelta tecnologicamente obbligata per applicazioni di questo tipo sono le antenne a microstriscia... che cosa sono e come vengono dimensionate?... ecco ragazzi... una trattazione rigorosa per chi ha stomaco forte e' disponibile in [29] ... ora ragazzi devo confessarvi una cosa... Lucrezia... si'!... proprio lei!...  recentemente mi ha rimproverato di fare eccessivo uso della matematica e ha minacciato di bannarmi a vita se non spiego i concetti in maniera comprensibile a tutti!... e cosi' dunque faro' boys and girls!... e cerchero' un approccio semplificato il piu' possibile basandomi su quello che e' scritto in [30]... dove a scrivere e' per di piu' una donna!...

... allora!... l'autrice comincia innanzi tutto a descrivere il campo di frequenze su cui intende concentrare l'attenzione... e subito vedo con gran piacere che si parla delle Ultra High Frequency [UHF], il campo di frequenze che va da 300 MHz a 3 GHz [lunghezza d'onda da 10 cm a 1 metro...] e lavorando con il quale mi e' riuscito di realizzare le cose di cui piu' vado fiero... GSM e non solo!...  ecco l'elenco di alcuni servizi wireless realizzati nella gamma UHF di cui tutti gli smartphone sono oggi dotati...

... nell'ambito delle comunicazioni wireless e' stata sviluppata una vasta gamma di servizi in un range di frequenze che va da 800 MHz a 2500 MHz:

- Global Positioning System (GPS) : 1.5744 - 1.5746 GHz...

- Personal Communication  System (GSM, DCS1800, UMTS) : .824 - .896 GHz  e 1.85 - 1.99 GHz...

- Satellite Digital Audio Radio Services (SDARS) : 2.3325 - 2.3450 GHz...

- Digital Audio Broadcasting (DAB) :  1.452 - 1.492 GHz...

- Bluetooth (BT) : 2.4 - 2.4835 GHz...

... non male vero boys and girls!... e oltre che coprire tutte queste funzioni all'antenna per telefonia mobile si richiede anche minimo volume occupato, peso leggero, facilita' di montaggio, operazioni multibanda per i differenti standards di comunicazione, ampiezza di banda adeguata, caratteristiche isotropiche di radiazione e infine... ovviamente... bassi costi di fabbricazione... pertanto l'unica scelta possibile per i costruttori di terminali di telefonia mobili e' stata l'antenna su microstriscia che cosi' viene descritta sempre in [30]...  

... le antenne a microstriscia sono antenne integrate su chip che utilizzano elementi radianti realizzati su substrati dielettrici...

... vantaggi principali...

... dimensioni ridotte (e' il principale vantaggio, in particolare per frequenze attorno a 1 GHz per cui le dimensioni sono ancora considerevoli)...

... basso costo (il costo si puo' ridurre utilizzando un dielettrico di basso costo ma comunque affidabile)...

... facilita' di realizzazione...

... integrazione del circuito (quando l’antenna e' complessa o fa parte di una rete e' possibile integrare sullo stesso substrato tutti gli elementi della rete, antenna compresa)...

... produzione su larga scala (la produzione puo' essere automatizzata, percio' piu' economica e piu' affidabile in termini di qualita' e ripetibilita')...

...svantaggi...

... basso guadagno...

... bassa potenza trasmessa (e' limitata dal substrato utilizzato e dalle dimensioni delle linee di alimentazione)...

... banda stretta (hanno una banda di lavoro intrinsecamente molto stretta, a meno di ricorrere a tecniche complesse che ne riducono i vantaggi)...

... molto bene!... a questo punto la professoressa dell'Universita' di Parma viene al sodo e passa a descrivere il tipo piu' usato di antenne a microstriscia... si faccia riferimento all'immagine seguente... 


... immagine n)... 


... un'antenna a microstriscia e' composta da un patch metallico (elemento radiante) posto su un sottile strato di dielettrico a sua volta posto su un piano di massa...


... perfetto!... questi sono i tre elementi essenziali che compongono l'antenna... nel senso che se manca uno dei tre l'antenna non funziona... la descrizione che viene ora si riferisce ad un patch rettangolare... come vedremo subito questa non e' una soluzione ottimale [in pratica si tratta dell'antenna usata a suo tempo da Marconi...] ma ha il vantaggio di essere semplice da trattare... nell'immagine compaiono tre misure spaziali che sono la lunghezza del patch [L], la altezza del patch [W] e lo spessore del dielettrico [h] ... inoltre e' riportata la formula che fornisce la frequenza f a cui si ha il massimo cdell'energia irradiata funzione della L e della costante dielettrica... da notare che f non dipende ne' da W ne' da h...  allora!... a questo punto verrebbe da chiedersi in base a quali criteri sono scelti W e h... dunque... per quello che riguarda W la scelta e' imposta dal fatto che da questo parametro determina la impedenza dell'antenna, la quale deve adattarsi alla linea di trasmissione cui e' connessa... ora dal momento che il discorso si fa complicato e la formula che lega W alle altri parametri e' anch'essa complicata prego il lettore di accorarmi la sua fiducia e prender per buono quello che dico... che cosa dire invece per h?... ebbene... il ruolo giocato da h sara' chiaro alla luce di un piccolo esempio pratico...

... dunque dunque... supponiamo di dover progettare un'antenna per un cellulare che lavora alla frequenza f = 1 GHz... scegliamo un'antenna a patch rettangolare in modo da poter utilizzare  le note formule che vedete nell'immagine n)... sciegliendo un materiale con costante dielettrica bassa [e = 2.2] otteniamo L = 10 cm... un po' grandina per un telefono cellulare che deve stare nel palmo di una mano!... allora potremmo pensare di scegliere un materiale con costante dielettrica alta [e=22]... in tal modo si ottiene L = 3.13 cm... decisamente meglio!... solo che... solo che occorre dare un'occhiata al diagramma che sta in fondo all'immagine n)... che cosa rappresenta?... esso rappresenta la efficienza di radiazione dell'antenna funzione della costante dielettrica relativa dello spessore del dielettrico h... in parole povere la porzione della potenza immessa nell'antenna che e' effettivamente irradiata... alla fine della fiera scegliendo un materiale con alto valore di e mi ritrovo un'antenna piccola piccola... ma non idonea a trasmettere segnali... una bella sfiga!... e allora boys and girls!... che femo?... la conclusione e' ovvia!... la 'semplice' geometria dell'antenna a microstriscia con patch rettangolare non e' idonea per un progetto ottimale di antenna... bene!... allora scegliamo una geometria piu' idonea!... beh!... buona idea!... solo che in quel caso occorre una buona dose di immaginazione e inoltre attrezzarsi di computer e sofisticati programmi in modo da aggredire matematicamente il problema come illustrato in [29]... cose insomma da mal di testa!... e soprattutto cose che non tutti possono permettersi... queste considerazioni fanno si' che il corretto dimensionamento dell'antenna sia una delle maggiori criticita' del progetto e su di esso si impernia la competizione tra i costruttori... in [30] sono riportate diverse possibili geometrie alternative per il patch [triangolo, trapezio, pentagono, ellisse, corona circolare e chi piu' ne ha piu' ne metta...]... in pratica pero' nessuna di queste consente grandi risultati e di fatto l'esperienza suggerisce linee geometriche che ricordano un poco i rami dei un albero, come nel caso c he vedete qui dove e' ripportato un circuito ricetrasmettitore operante a 2.4 GHz, una frequenza du cui fra poco torneremo a parlare...


... un esempio particolarmente interessante e suggestivo di antenna a microstricia particolarmente efficiente che operanella gamma alta delle UHF e' descritta in [31] e' illustrato nell'immagine seguente...

... immagine o)...

 ... allora boys and girls!... che ci crediate o no... la forma geometrica scelta per il patch e'... il simbolo del partito nazista!... si'!... la svastica!...la quale nel campo della microelettronica ha trovato cosi' una sorta di 'seconda giovinezza'!... scherzi a parte le dimensioni ridotte e gli eccellenti valori di efficienza di radiazione qualificano questa antenna a microstriscia come una sorta di 'piccolo capolavoro' nel suo genere!... ora ragazzi... prima di voltar pagina vediamo che cosa di utile si e' appreso in questa 'lezioncina' sulle antenne a microstriscia... oltre ai modelli visti ve ne potrei mostrare di tutti i tipi di foggia e dimensioni... una cosa pero' tutte hanno in comune: il ground plane o piano di massa, senza del quale l'antenna non puo' funzionare... che cosa e'?... a dispetto del nome altisonante altro non e' che una superficie metallizzata il piu' delle volte rettangolare collegata a terra e separata dal patch dallo strato di dielettrico... nella fig. 1 all'immagine o) esso e' collocato sul lato opposto posto al lato della svastica e la sua area e' notevolmente superiore all'area di questa [ idealmente dovrebbe avere area infinita...]... teniamo a mente questo particolare poiche' tra poco si rivelera' essenziale...

... ragazzi!... come sempre... calma e sangue freddo!... a questo punto torniamo alla vicenda della povera Yara e leggiamo a pag. 28 delle 'motivazioni' redatte dalla dott.ssa Antonella Bertoja che cosa si dice riguardo il ritrovamento del cadavere...     


... Ilario Scotti all'udienza del 18 settembre 2015 ha raccontato di essersi recato, come numerose altre volte, nelle prime ore del pomeriggio del 26 febbraio 2011 presso il campo di Chignolo d'Isola per far volare alcuni modelli di aeroplanini telecomandati... un modellino era caduto in mezzo al campo e lui si era messo a cercarlo con l'ausilio di un localizzatore... si era addentrato tra le sterpaglie, aveva rintracciato l'aereo, lo aveva raccolto e nel tornare indietro si era imbattuto nel cadavere, del quale non si era accorto nel percorso di andata, perche' mimetizzato tra il terriccio e le sterpaglie... nonostante fosse ancora chiaro, il cadavere non era visibile ad una distanza superiore ad un metro... compreso che si trattava di un corpo umano, aveva telefonato al 113, i cui operatori gli avevano chiesto di rimanere sul posto fino al loro arrivo... non sopportando la vista del corpo, si era allontanato di qualche metro ed il cadavere era subito uscito dalla sua visuale, tanto che si era visto costretto a ricercarlo nel timore che la polizia lo prendesse per pazzo...

... allora!... tutte cose note e arcinote!... riguardo all'asserita 'non visibilita' del cadavere a distanza superiore al metro' la tanto vituperata pubblicazione di alcune foto secretate ma presenti agli atti del processo da me fatta quasi un anno fa [32] ritengo renda superfluo quasiasi ulteriore commento da parte mia... decisamente opportuno e' invece approfondire un poco altri punti della deposizione resa da Ilario Scotti, vale a dire il signore che in data 26 febbraio 2011 si e' 'accidentalmente' imbattuto nel cadavere della povera Yara... veniamo cosi' a sapere che questo signore e' un appassionato di aeromodelli radiocomandati, una passione la sua che si arguisce doveva durare da vecchia data... cosi' per prima cosa ho pensato di andarmi ad istruire sui sistemi di radioguida degli aeromodelli e in questo sono stato incentivato da un dettaglio che probabilmente ai piu' e' passato inosservato: Ilario Scotti per trovare il suo apparecchio che a causa di qualche malfunzionamento del sistema di guida aveva dovuto far atterare si sarebbe servito di un radiolocalizzatore... molto interessante!... ecco allora che cosa mi e' capitato di leggere in [33] a proposito di radiocomando di aeromodelli...

.. l'areomodellismo dimamico e' l'hobby  che ha per fine la realizzazione di modelli in scala ridotta di aerei volanti, che possono essere anche pilotati a distanza tramite radiocomandi... a seconda delle normative nazionali e' possibile utilizzare radiocomandi di bassa potenza e differenti modulazioni di segnale AM, FM, PCM operanti in VHF [Very High Frequency... n.d.r. ... ] (27, 29, 35, 36, 40, 41, 50, 72 MHz) e le moderne trasmissioni digitali in tecnica FHSS/DSSS operanti in UHF (2.4 GHz)...

... dunque dunque!... in queste poche righe c'e' tanta di quella 'pappa' da far indigestione!... cerchero' quindi di chiarire i concetti base in maniera il piu' possibile semplice... si accenna in sostanza a due tipi fondamentali di telecomando radio per aeromodelli che sono...

a) ... i telecomandi basati sulla 'vecchia' tecnica analogica che utilizza un insieme di frequenze nella banda VHF [frequenze comprese tra 30 MHz  e 300 MHz,  ovvero lunghezza d'onda tra 1 metro e 10 metri...]... come abbiamo visto poc'anzi questo vuol dire in primo luogo l'impiego di antenne di grosse dimensioni... in secondo luogo vi e' un inconveniente assai piu' limitativo... in un sistena di questo tipo ad ogni utente e' assegnata una frequenza fissa di norma non modificabile... questo fa si' che nel caso un altro utente, un altro aeromodellista in questo caso, abbia assegnata la medesima frequenza si ha situazione di incompatibilita'...

b)... i telecomandi basati su moderne tecniche di modulazione digitale, chiamate in gergo spread spectrum  [spettro espanso...]... ora ragazzi... qui si entra davvero nel difficile e quello che sto per dire credo sara' considerato banale dai pochi esperti della materia e incomprensibile dagli altri... pazienza!... la prima di queste tecniche e' denominata  Frequency Hopping Spread Spectrum [FHSS] e consiste nel variare la frequenza di trasmissione a intervalli regolari in maniera pseudocasuale attraverso un codice prestabilito... la seconda invece e' denominata Direct Sequence Spread Spectrum [DSSS] e consiste nella trasmissione di ogni bit di informazione come una sequenza di n simboli binari detta sequenza di Barker, cambiata o no di segno a seconda che il bit da trasmettere sia un + 1 o un - 1... in entrambi i casi e' possibile l'utilizzo della banda di trasmissione da parte di due o piu' utenti senza che si verifichi interferenza... nel caso di trasmissione FHSS sara' sufficiente assegnare ad ogni utente una diversa sequenza di hopping avendo cura non si verifichino collisioni [ossia che due diversi utenti trasmettano simultaneamente sulla stessa frequenza...], nel caso di trasmissione DSSS invece saranno assegnate ad ogni utente differenti sequenze di Barker scorrelate tra loro...

... come va boys and girls!... tutto chiaro?.... forse non tutto?... comunque sempre da [33] apprendiamo dettagli di estremo interesse a proposito di questi radiocomandi digitali...

... ulteriori approfondimenti riguardano i moderni sistemi di trasmissione a 2.4 GHz [ecco dunque che ci troviamo la frequenza 2.4 GHz di cui in precedenza si e' detto... n.d.r. ...] ... la trasmissione verso il modello e' di tipo 'univoco'... il sistema assegna alla ricevente (previa operazione manuale di 'binding' da effettuarsi una tantum) un codice identificativo dell'unico radiocomando da cui accettare comandi... la gestione automatica della frequenza d'uso e la caratteristica di 'binding' appena accennata fanno si che questi sistemi possano operare contemporaneamente nel medesimo spazio di manovra, svincolando pertanto il modellista dalla tradizionale responsabilita' di dover verificare di essere l'unico ad occupare una frequenza (tipica dei sistemi di trasmissione in VHF)... oggi molti dei sistemi di trasmissione a 2.4 GHz si sono evoluti in sistemi di rice-trasmissione (definiti a volte come bidirezionali o telemetrici o dual o full-duplex o two way), prevedono cioe' che il radiocomando possa ricevere contemporaneamente un segnale dal modello, segnale che ovviamente non trasportera' comandi ma 'dati sensoriali', cioe' dati che la ricevente di bordo (ora anche trasmittente) e' in grado di rilevare attraverso opportuni sensori che il modellista ha deciso di installare sul modello (sensori doverosamente della medesima marca del sistema scelto)... alcuni sistemi di rice-trasmissione offrono di base la rilevazione dello stato della tensione elettrica ai capi della ricevente a bordo modello e la qualita del segnale da quest'ultima ricevuto... la gestione invece delle 'rilevazioni sensoriali' a volte e concentrata solo sul modulo trasmettitore del radiocomando ed a volte, piu' efficacemente, sul radiocomando stesso con possibilita' di lettura, impostazione di soglie di allarme e registrazione nel tempo, con eventuale scaricamento dati su PC per successive elaborazioni grafiche...

... very good boys and girls!... come abbiamo appreso ora le moderne tecnologie per il radiocomando degli aeromodelli, contemplano la presenza a bordo del velivolo, oltre che di un ricevitore per l'acquisizione dei telecomandi, anche di un trasmettitore basato sulla stessa tecnologia per l'invio di dati al sistema di telecomando, cosa non possibile per i radiocomandi di 'vecchio tipo' operanti in VHF ... la gamma di frequenze usata sia in trasmissione sia in ricezione e' centrata intorno a 2.4 GHz,  per altro condivisa da altri sistemi radio operanti in tecnica spread spectrum come il  Bluetooth [un sistema short range oggi assai diffuso che opera nel campo di frequenze assegnato intorno ai 2.45 GHz in tecnica frequency hopping con la banda suddivisa in 79 canali commutati 1600 volte al secondo...] di cui in sostanza sono una particolare variante... caratteristica di tutti questi sistemi e' quella di un range di copertura radio abbastanza ridotto, non piu' di qualche centinaio di metri e di far uso di circuiti elettronici, inclusa l'antenna, molto compatti e a basso consumo... per saperne un poco di piu' consultate Wiki  alla voce [34]... dunque dunque... prima di passare alla fase successiva una bella immagine che riassume molte cose di questo sistema Bluetooth!...

... immagine p)...



 ... dunque dunque!... tutti quegli oggetti che vedete che vedete sono tag Bluetooth!... in fig. 5 e' mostrata una 'etichetta' appesa al collare del vostro gatto... puo' essere che questo ogni tanto si allontana magari in cerca di avventure galanti e se ne stia via qualche giorno [al gatto che avevo una volta capitava spesso...] ... se volete, muniti di un opportuno 'lettore' Bluetooth, potete sperare di rintracciarlo se non si e' allontanato troppo... puo' esserci pero' un problema... e cioe' che il vostro vicino di casa abbia magari un cane e sia dotato anche lui dello stesso modello di tag... e' chiaro che a voi interessa ritrovare il tanto amato felino e non certo il cagnaccio rompipalle del vicino!... come si fa a distinguerli tra loro?... semplice!... basta programmare la tag del gatto e la tag del cane del vicino con due differenti sequenze di hopping  e il gioco e' fatto!... anche se tutti gli animali del quartiere [ purche' pero' non in numero superiore a 79... ] avessero un loro tag, con una opportuna scelta della sequenza di hopping, voi sarete sempre in grado di distinguere e rintracciare il vostro gatto... comodo non e' vero?...

... molto bene!... diamo ora un'occhiata alle restanti figure... esse sono tag Bluetooth di differenti costruttori, tutte operanti in una banda centrata intorno alla frequenza 2.45 GHz... in fig.1, fig.3 e fig.4  si nota piu' o meno distintamente l'antenna che sappiamo essere indispensabile... nella fig.2 l'antenna sembra non esserci... ma in compenso si distingue chiaramente il ground plane, che sappiamo anch'esso indispensabile... in tutte e quattro le figure si distinguono abbastanza gli altri due componenti indispensabili: l'oscillatore e il 'chip intelligente'... tenete bene a mente tutto questo poiche' ci dobbiamo tornare sopra!...

... allora!... dopo questa lunga divagazione che mi auguro abbuia chiarito un poco le idee, torniamo a parlare di Ilario Scotti e della testimonianza da lui resa in tribunale... in particolare esaminiamo quanto scritto nella sentenza dove si afferma testualmente: '... il modellino era caduto in mezzo al campo e lui si era messo a cercarlo con l'ausilio di un localizzatore...'... ebbene... il solito intelocutore scimmia potrebbe a questo punto obiettare; '... e che cosa ci vedi di strano, idiota complottista che non sei altro?... '... in effetti l'obiezione sarebbe a prima vista sensata, se non altro perche' vi e' da supporre che l'aeromodello in questione fosse dotato di radiotrasmettirore [diversamente non puo' essere localizzato... ovvio!...] ... se dunque l'aeromodello era fornito oltre che di ricevitore [diversamente non puo' essere radiocomandato... ovvio!...] anche di trasmettitore, doveva essere dotato di radiocomando 'moderno' funzionante alla frequenza 2.4 GHz con tecnica di trasmissione spread spectrum... ovvio anche questo!... ora, come si e' appena visto, un radiocomando di questo tipo prevede trasmissione bidirezionale, il che consente funzioni impossibili con i sistemi analogici di 'vecchio tipo' funzionanti nella banda VHF... e tra queste funzioni deve ben esserci la localizzazione dell'aeromodello... ovvio anche questo!... e la scimmia a questo punto prontamente domandera': '... e allora?...'... allora!... se lo Scotti si e' servito del radiocomando per localizzare il suo aeroplano caduto nel campo in mezzo all'erba alta avrebbe dovuto dire 'con l'ausilio del radiocomando'... dicendo invece 'con l'ausilio di un localizzatore' fa sorgere in un ascoltatore attento e competente il sospetto che in realta' abbia fatto uso non del radiocomando ma di qualche cosa d'altro... ad accrescere il sospetto e' il caso di riportare un articolo del quotidiano Eco di Bergamo uscito il giorno dopo il ritrovamento del cadavere di Yara [41] ...

... agli agenti l'uomo, padre di famiglia, ha ripetuto di essere un appassionato di aereomodellismo... una passione che lo conduce spesso a battere campi incolti o comunque spazi aperti dove poter far volare in liberta' i propri aeromodelli... cosi' e' stato anche ieri pomeriggio... le condizioni meteo erano giuste e lui voleva proprio provare in quel campo, ai margini di via Bedeschi... qualche evoluzione in aria, prova e riprova... poi il piccolo aereo perde quota, finisce sul terreno proprio ai margini del campo incolto... l'uomo posa il telecomando e si incammina per andarlo a riprendere, un gesto che avra' fatto chissa' quante volte... si fa largo un po' a fatica tra le sterpaglie molto alte e tiene lo sguardo basso alla ricerca del modellino, cercando di mantenere la direzione verso il punto esatto della caduta... e proprio li', a due passi dall'aeroplano caduto, s'imbatte nel corpo, disteso supino, quasi irriconoscibile... una scena che difficilmente riuscira' a cancellare dalla sua memoria... l'uomo non perde tempo... chiama il 113... la tragedia di Yara si e' consumata... 

... allora!... diciamo che la cosa e' quanto meno strana!... e allo scopo di mrenderla eno strana vale la pena di 'curiosare' un poco sulla vicenda del ritrovamento del cadavere di Yara!...

... allora boys and girls!... a qualcosa in fondo siamo arrivati... ma ora... come si continua?... beh!... a questo punto, in mancanza per di nuovi elementi, l'unica alternativa che mi e' sembrata ragionevole e' stata mettere un poco piu' a fuoco il discorso sulla betteria trovata nella tasca del giubbotto di Yara... si'!... quella che si vede nelle immagini a) e d)... intanto occorre precisare un dettaglio banale ma importante: non c'e' modo di dimostrare che quella batteria fosse la batteria che equipaggiava il cellulare di Yara... ok!... stabilito questo come procedere?... la prima cosa che ho fatto e' stata prender nota del tipo di batteria in questione... come si vede dall'immagine si tratta del modello LGIP-430 A... bene!... il secondo step e' consistito nel verificare se tale tipo di batteria fosse o no utilizzabile dal modello di cellulare che, sia pure con i dubbi di cui prima si e' parlato, era stato attribuito a Yara... vale a dire il modello  LG KP 108... e qui, strano a dirsi, si sono palesate inattese difficolta'... consultando [5] alla voce 'battery' si legge 'removable Li-Ion 900 mAh battery' e niente di piu'!... consultando invece la voce  LGIP-430 A su Amazon [35] il modello LG KP 108 non compare tra i modelli di cellulare che utilizzano questa batteria!... un bel pasticcetto, non e' vero?... cosi', dopo aver speso tempo in frustrazione, ho pensato bene di contattare per telefono il servizio assistenza clienti della LG... e alla mia richiesta di sapere quale modello di batteria equipaggiava il modello di cellulare LG KP 108 ho dovuto registrare una strana reticenza... ho fatto in tutto tre tentativi e, tanto per cominciare, in tutti i casi hanno chiesto il mio nome e cognome e il motivo per il quale chiedevo questa informazione... una volta fornite le 'credenziali', le prime due volte mi e' stato risposto che  non erano tenuti a fornirmi questo genere di informazioni... pare incredibile ma vi giuro che e' andata proprio cosi'... la terza volta e' andata meglio poiche' l'operatrice ha chiesto tempo per 'chiedere istruzioni' e solo dopo dieci minuti buoni mi ha contattato di nuovo e, constatato che ero ancora li', mi ha comunicato la risposta: i modelli di batteria idonei all'uso sul cellulare LG KP 108 sono due... SBP L 0090901 e LGIP-430 A... molto bene!... tutto a posto dunque?... in un certo senso si'!... tutto a posto!... solo che... solo che e' chiaro cominciavo a nutrire qualche oscuro sospetto su questa batteria!... e i sospetti non si sono dissipati... anzi!... quando ho cercato di saperne di piu' consultando Ebay ed Amazon... ecco che cosa ho trovato di questo modello di batteria...

... immagine q)...

... allora!... le due batterie LG  che vedete nell'immagine hanno lo stesso codice e se ordinate on line una LGP-430 A puo' arrivarvi l'una come l'altra... ho potuto verificare questo andando nei negozi di accessori per cellulari... eppure osservando l'immagine e' palese la differenza tra la batteria che sta a destra e la batteria che sta a sinistra... a parte dettagli poco appariscenti ma in realta' assai significativi, nella batteria a sinistra e' presente una 'finestra' posta sopra la scritta 'Lithium Ion' che in quella a destra manca del tutto... oh!... e' probabile che alla maggior parte di voi la cosa non desti alcuna meraviglia... che differenza di costo puo' mai fare la presenza di un dettaglio cosi' insignificante?... il motivo di cio' e' probabilmente dovuto al fatto che la maggior parte di voi non si e' mai dovuto occupare della produzione di beni su larga scala... ora e' il caso di ricordare che qui si sta parlando di oggetti prodotti in quantitativi di decine di milioni di pezzi... e una differenza di costo alla produzione di soli 10 centesimi di euro per esemplare significa una differenza di costo complessiva di milioni di euro... tutto qui ragazzi... quindi se quel particolare esiste in alcune batterie poste in commercio e in altre no deve esserci un preciso motivo per questo... allora ragazzi andiamo alla ricerca di questo 'motivo'!... e per fare questo cominciamo col mettere a confronto le immagini d) e q)... e in questo modo verifichiamo una cosa del tutto ovvia: quello che ho chiamato 'oggetto misterioso' nell'immagine d) e' posizionato esattamente sulla 'finestra' della batteria che si vede a sinistra nell'immagine q)... guarda guarda!... ora non ci resta che indovinare che cosa sia davvero questo 'oggetto misterioso'... hmmm!... un aiuto puo' venire osservando la figura q)... che aspetto ha la 'finestra'?... a voi non so... a me sembra proprio essere una superficie metallizzata... proprio come la superficie metallizzata che abbiamo chiamato ground plane!... wow ragazzi!... se e' cosi' il nostro 'oggetto misterioso' deve avere anche una antenna a microstriscia!... e gia' che ci siamo anche un chip intelligente e un oscillatore!... in altre parole... il nostro 'oggetto misterioso' altro non e' che una etichetta attiva che utilizza come batteria la batteria stessa su cui e' alloggiato!... qualcuno di voi e' scettico?... nessun problema!... tutto quello che serve fare e' ingrandire e esaltare i dettagli di questo 'oggetto misterioso' un poco di piu' di quanto fatto finora... il risultato lo potete vedere qui!...        


... immagine r)...

 ... tombola boys and girls!... cosi'... dopo paziente ricerca e tanto ma tanto affanno... siamo arrivati a scoprire la vera natura di questo 'oggetto misterioso'... si tratta di una sofisticata microspia usata per 'mettere sotto osservazione' l'ignaro utente di un cellulare LG senza che questi se ne renda conto e, soprattutto, senza che questi possa proteggersi dall'intrusione spegnendo il cellulare o estraendo la batteria da quest'ultimo... certo che a questo punto la domanda che ci si deve porre e' del tutto ovvia: '... d'accordo!... ma questo che cosa vuol dire?... che il cellulare di Yara era stato messo sotto osservazione?...'... ora ragazzi sono piu' che convinto che il lettore intelligente non ci mette neppure un attimo, seguendo l'insegnamento del grande Guglielmo da Occam sull'uso appropriato del suo 'rasoio', a qualificare una ipotesi del genere come ipotesi idiota... e infatti a chi mai potrebbe venire l'idea di 'mettere sotto osservazione' una ragazzina tutta casa, scuola e palestra come Yara?... seguendo dunque Gugliemo da Occam non e' difficile arrivare a capire il perche' e' stata lasciata la batteria del cellulare nella tasca del giubbotto della povera Yara: essa doveva permettere, con l'uso di un appropriato lettore, la localizzazione agevole del cadavere nel campo di Chignolo...

... allora ragazzi!... come sempre... calma e sangue freddo!... e' chiaro che la conclusione cui ora si e' arrivati ha delle implicazioni formidabili e ci obblighera' a riconsiderare molte cose!... in particolare e' chiaro si dovra' andare un poco, piaccia o no,  a riesaminare in modo critico la testimonianza di Ilario Scotti... allora!... proprio per il fatto che ci siamo cacciati in un tunnel da cui vorremmo uscire incolumi capirete sara' necessario rafforzare un poco, se mai ce ne fosse bisogno, la conclusione cui siamo arrivati con tanta fatica... gia'!... ma come?... sempre procedendo con calma e sangue freddo proviamo a tornare sulle stranezze impiegate riguardanti il cellulare di Yara di cui abbiamo gia' parlato e che qui riassumiamo brevemente....

a)... Keba Gambirasio ha riconosciuto nel modello LG KP 108 il cellulare in uso alla sorella al tempo della sua scomprsa...

b)... sempre Keba Gambirasio ha dichiarato che il cellulare della sorella era dotato di macchina fotografica e telecamera interna, cosa che pero' non risulta vera per il modello LG KP 108 ...  

c)... ancora Keba Gambirasio ha dichiarato che in precedenza il cellulare era stato in uso a papa' Fulvio...

d)... nel solo mese di gennaio 2010 risultano esserci stati 109 contatti telefonici tra il cellulare di Yara e il cellulare di un '13-enne sconosciuto' ...

e)... in evidente contraddizione con i punti c) e d) il modello  LG KP 108  e' stato commercializzato solo ad aprile 2010... 


... allora ragazzi!... come la mettiamo?... dobbiamo supporre che Keba abbia mentito in tribunale?... ovviamente no!... al solo sentire una cosa del genere Gugliemo da Occam rabbrividerebbe!... e sarebbe il primo ad affermare che Keba non ha mentito ma invece e' stata raggirata... eh gia'!... stando nell'aldila' e' facile dare consigli saggi... tanto poi spetta a noi che siamo ancora quaggiu' spiegare le cose!... in particolare come Keba sarebbe stata raggirata... ed e' quello che provero' a fare...

... dunque dunque... diciamo che, piu' che altro per 'spirito sportivo', mi sono inventato una specie di 'esercizio': trovare in mezzo alla sterminata varieta' di telefoni cellulari LG un modello che fosse 'abbastanza simile' al modello LG KP 108 e avesse tutte le 'caratteristiche in regola' per essere stato effettivamente  'il cellulare di Yara'... la ricerca e' in effetti durata abbastanza poco ed ha avuto un certo successo... il modello trovato lo potete vedere nella immagine seguente a destra, confrontato col modello  LG KP 108  che si trova a sinistra... si tratta del modello LG KU 250...


 ... allora ragazzi!... come ben potete vedere esteriormente i due modelli sono abbastanza simili ed e' facile per chi non e' un esperto confonderli tra loro...  in [36] possiamo osservare le caratteristiche piu' interessanti di questo modello, vale a dire...

a)... commercializzato nel febbraio 2007...

b)... supporta GSM/UMTS...

c)... equipaggiato con macchina fotografica e telecamera...

... molto bene!... tutto quindi lascia pensare che in realta'  questo fosse il cellulare di Yara, che vi sia stato un errore banale e che Keba e i genitori di Yara abbiano in realta' riconosciuto un modello di cellulare 'sbagliato' tra quelli mostrati loro dagli inquirenti... del resto non si capisce di primo acchito che scopo avrebbe avuto per loro indicare un modello di cellulare diverso da quello di cui Yara disponeva... eh gia'!... solo che...  solo che un possibile 'motivo' per questo singolare scambio di cellulari lo si trova andando a vedere in   [36] dove alla voce 'batteria' e' scritto: 'removable Li-Po 950 mAh battery'... vale a dire... una batteria completamente diversa dal modello LGIP-430 A!...wow boys and girls!... capito quanto sono geniali i gatti e le volpi?... il cellulare di Yara ha subito una 'metamorfosi' per poter giustificare la presenza nella tasca del giubbotto di una batteria LGIP-430 A!... col piccolo dettaglio che si trattava di una 'versione speciale' di tale modello di batteria... diciamo una 'versione 007'... very good!... sulla 'genialita' ' di volpe e gatto torneremo tra poco con delle considerazioni finali... ora, come promesso, ci diamo ad una sorta di esame critico di quanto dichiarato da Ilario Scotti al processo di pri mo grado... il lettore intelligente pero' spero mi vorra' perdonare se, reso prudente dall'eta' non piu' giovanile, avro' l'accortezza di far riferimento a quanto scritto altrove, precisamente in [37], scritto che riportero' fedelmente intercalando dove serve qualche chiarimento... cominciamo!...

... ecco un nuovo capitolo della nostra inchiesta sullomicidio di Yara Gambirasio... oggi ci occuperemo delle modalita' del ritrovamento avvenuto alle 15.30 del 26 febbraio 2011...scriviamo subito che laeromodellismo non e' uno sport pericoloso, ma come per qualsiasi altra attivita' sportiva, possono sorgere dei rischi se non sono applicate le normali regole del buon senso... allepoca le norme di sicurezza per il volo degli aeromodelli furono diramate  ufficialmente dallAe.C.I. con circolare n. 98 del 4 agosto 1992... cosa prevede la circolare?... al punto f) non volare in condizioni di luce precarie... al punto g) non volare vicino ad elettrodotti, cavi telefonici, etc... per gli aermobili radiocomandati... f) aeromodellisti inesperti non devono volare senza la presenza e lassistenza di un aiutante esperto, e mai quando e' probabile la presenza di spettatori... g) mantenere sempre ben in vista il modello e lasciare molto spazio tra esso e gli spettatori, zone di parcheggio e altri modelli in volo...h) il decollo non deve avvenire in direzione degli spettatori e delle zone di parcheggio... la virata dopo il decollo deve essere effettuata in direzione di allontanamento dagli spettatori e dalle zone di parcheggio...i) tutto il volo, e particolarmente le manovre acrobatiche, devono essere effettuate a distanza di sicurezza dagli spettatori ed altre persone, evitando anche di sorvolare case, giardini, parcheggi, strade, ferrovie, campi da gioco, etc...

... allora boys and girls!... per comprendere meglio il contesto in cui e' avvenuto il ritrovamento del cadavere della povera Yara sara' opportuno dare un'occhiata alle seguenti due immagini...

... immagine s)...


... dunque dunque... qui si vede il famoso campo in cui Ilario Scotti, a suo dire, spesso si recava per provare i suoi aeromodelli... tanto per cominciare le due immagini sono state riprese nel maggio 2011... meno di tre mesi dopo il ritrovamento e in primavera avanzata ... e questo ci consente di farci un'idea di come doveva essere, al di la di tanti blablablah idioti, la reale consistenza della vegetazione nel precedente periodo invernale... notiamo poi altre cose interessanti... in primo luogo la presenza di un elettrodotto a media tensione [media si fa per dire poiche' sono 3000 V...]... oh yes!... in secondo luogo la vicinanza di fabbricati, parcheggi, strade di traffico... in terzo luogo poi vorrei ricordare a chi finge di non ricordare cose scomode le dichirazioni rilasciate a suo tempo dal pilota della protezione civile Ivo Rovedatti, al quale in omaggio alla tanto conclamata 'parita' tra accusa e difesa' non e' stato consentito di testimoniare al processo, al settimanale Oggi [38]...


... il campo di Chignolo l’ho poi sorvolato decine di volte con il mio elicottero... in tre mesi ho fatto almeno 30 ore di volo per cercare Yara... sopra quel campo ci si passa sempre perche' e' un corridoio obbligato dopo il decollo dalla pista del volo a vela di Valbrembo...

... dal che si deduce che il campo di Chignolo era spesso sorvolato da aeromobili a bassa quota... in altre parole un luogo ideale per l'attivita' degli aeromodellisti!... oh yes!...  bene ragazzi!... continuiamo ora con la lettura di [37]...   

... perche il signor Scotti scelse quellora e quella particolare localitadove era presente un elettrodotto, un parcheggio, capannoni industriali ed il campo aveva una vegetazione talmente alta che poi non gli ha permesso di ritrovarlo in pochi minuti?... allepoca disse: '... quello di Chignolo d’Isola e' un prato dove vado perché li' non do fastidio a nessuno... quel che e' successo e' frutto soltanto del caso, un caso fortuito... stavo provando un modello a cui avevo fatto delle modifiche e lo stavo verificando... l'aereo ha compiuto una traiettoria anomala, non volava bene, cosi' lo ho fatto scendere nel campo per evitare che cadesse e si rompesse con danni evidentemente maggiori... quindi, mi sono addentrato nel campo per recuperare il modellino... quando lo ho trovato a circa un metro, un metro e mezzo di distanza ho notato qualcosa fra le sterpaglie... la prima impressione e' di aver visto un mucchio di stracci buttati li' da qualcuno... ma appena mi sono reso conto che era una persona non ho esitato e ho subito chiamato il 113...'... lo definiun prato e non un campo con alte sterpaglie... un prato adatto al volo perchese era un campo con alte sterpaglie il volo sarebbe stato impossibile...

... very good!... e' chiaro che il lettore intelligente a questo punto ha tutti gli elementi per giudicare la attendibilita' della testimonianza di Ilario Scotti... per completezza tuttavia e' il caso di citare due interrogativi che l'autore di questo post piu' che condivisibile [Riccardo Cacelli...] si pone...  

 ... e perchenon vi e' una immagine dellaeroplano?... perche' quella pubblicata dallEco di Bergamo non ci sembra un aeroplano radiocomandato...

... allora!...  l'articolo su l'Eco di Bergamo e' consultabile qui [39]... e la foto dell'aeromodello la vedete qui...

... immagine t)... 


... ma che bell'aeromodello radiocomandato ragazzi!... tanto piu' che nell'articolo citato compare sotto l'immagine la dicitura: '... il modellino planato nel campo di via Bedeschi dove fu trovata Yara...'... beh!... piu' chiaro di cosi'!... certo sarebbe interessante sapere se l'immagine t) si trova o no tra gli atti del processo... e oltre che interessante sarebbe anche divertente!... e sapete perche'?... perche guardando l'immagine mi viene in mente una canzone dello 'Zecchino d'Oro' di qualche anno fa... 


era una casa molto carina
senza soffitto e senza cucina 
non si poteva entrarci dentro
perche' non c'era il pavimento
non si poteva andare a letto
in quella casa non c'era il tetto
non si poteva fare pipi'
perche' non c'era il vasino li'
ma era bella bella davvero
in via dei matti numero zero 

... eh si' boys and girls!...  a quanto pare manca l'elica... e poi manca il motore...  oh certo!... l'immancabile scimmia dira' a questo punto che si saranno distaccati nell'impatto!... ah certo!... solo che... solo che per quanto mi sforzi di guardare non mi riesce di distinguere le superfici alari mobili che consentono di cambiare l'assetto di volo... 


 ... ma e' chiaro ragazzi!... la scimmia di cui prima si e' detto a questo punto se ne verra' fuori con una idea davvero geniale: '... tutto questo e' spiegabile come e' spiegabile che non si e' trovato il Dna mitocondriale del Bossetti sulle mutandine di Yara... il Dna mitocondriale di quel maiale c'e' tutto!... solo che non si vede!... '...

... mah!... dal momento che davanti a simili argomentazioni ogni sforzo e' vano, mi arrendo e passo ad un secondo interrogativo che giustamente Riccardo Cacelli si pone...  

... inoltre il signor Scotti vide una sciarpa marrone?... che fine ha fatto la sciarpa?... conteneva del Dna?...

... allora!... qui ci si imbatte in una questione davvero di 'lana caprina' che non si e' mai voluto chiarire... 

... Scotti aveva spiegato che quando aveva chiamato il 113 gli era stato chiesto di descrivere il corpo che aveva appena trovato... '... mi hanno chiesto: di che colore ha le scarpe?... nere ho risposto... e il giubbotto?... nero... ha una sciarpa?... , marrone...'...

... allora!... a complicare questo caso da ulcera peptica ci mancava un  ennesimo 'mistero insoluto'!...  quella della 'sciarpa marrone' di cui ha parlato Ilario Scotti!...  dunque dunque... vediamo di procedere con ordine... andando a vedere l'immagine del cadavere di Yara che ho pubblicato quasi un anno fa firmandomi come chisigma di questa sciarpa marrone non c'e' traccia [32]... come non c'e' traccia di questa nelle 'motivazioni' redatte dalla dott.ssa Bertoja, dove a pag. 30 si legge...    

... [il cadavere] indossa: un giubbotto di colore nero con chiusura lampo allacciata in corrispondenza dell'addome fino a meta' (nella tasca destra un lettore MP3 con auricolari, due chiavi unite da un nastro blu, una scheda SIM, una paio di guanti e una batteria per telefono marca LG; la tasca sinistra e quella interna sono vuote); una felpa nera con cappuccio con chiusura lampo allacciata in corrispondenza dell'addome per il terzo inferiore alla sua estensione; una maglietta blu con bordo superiore bianco e scritte; un reggiseno di colore viola slacciato posteriormente; un paio di pantaloni elasticizzati neri con la parte inferiore lacerata; un paio di slip fantasia, che presentano in corrispondenza del lato destro una soluzione di continuo a tutto spessore del tessuto e il cui lembo mediale sporge dal bordo superiore dei pantaloni e vi si ripiega in corrispondenza dell'ombelico; calzini colorati; scarpe da ginnastica nere con le stringhe della scarpa sinistra slacciate e quelle della destra allacciate con il solo nodo e fiocco slacciato e normoinserite nei passanti...

... e allora?... come la mettiamo signor Scotti?... se siamo d'accordo sul significato delle parole nella lingua italiana e soptrattutto e' vero quello che ha affermato in tribunale sotto giuramento le cose non possono essersi svolte che cosi'...

a) ... al 113 un carabiniere o che per lui le ha chiesto se il cadavere aveva o no una sciarpa... ora e' vero che chi scrive non e' riuscito ad appurare, a causa probabilmente della censura totale imposta dalle autorita' giudiziarie a tutti i dettagli scomodi al fine di stabilire la colpevolezza del Bossetti, se tra il vestiario che indossava quella sera vi fosse o no una sciarpa non importa di che colore... resta il fatto che il carabiniere o chi per lui le ha chiesto della sciarpa!...

b) ... lei signor Scotti si e' affrettato a dire non solo di aver visto una sciarpa sul cadavere della poveretta, ma ne ha anche specificato il colore!...

c)... stando a quanto scritto nella sentenza... e possiamo mai noi poveri cristi avere dubbi su una sentenza emessa da un magistrato in nome del Popolo Italiano!... tale sciarpa non e' mai stata trovata!...

... e allora di nuovo... come la mettiamo signor Scotti?... per caso quella sciarpa se la e' mangiata?... ok boys and girls!... prima di passare al 'gran finale' di questo lungo post che mi auguro non abbia annoiato il lettore una ultima considerazione di Riccardo Cacelli chemi sento di condivedere in pieno...

... crediamo che le indagini si debbano fare anche studiando i dettagli e non in maniera superficiale... ma di queste notizie non ci sono tracce... l’aeroplano non ha avuto influenza sull’omicidio... certo!...ma ha avuto influenza sul ritrovamento del corpo... maggiori spiegazioni sarebbero dovute... lo meritiamo noi e lo merita Yara...

... very good!... il preannunciato 'gran finale' sara' dedicato ad un personaggio assai singolare che in un mio precedente post ho definito 'la volpe' [17] ... in quel post si e' visto con quanta abilita' lei e il suo compare 'il gatto' abbiano incastrato col sapiente impiego di video tarocchi il povero 'pinocchio di turno', vale a dire l'ingenua Laura Letizia Bossetti... una sorta di replica in piccolo di quanto escogitato quattro anni fa ai danni del fratello di costei, lo sventurato Massimo Giuseppe Bossetti... si'!... il lettore ha inteso bene... sto parlando ancora una volta del 'video del furgone'... tempo fa e' successo di osservare uno degli ultimi filmati diffusi sul Web dal bravo Paolo Amaro, persona assai equilibrata che combatte da anni la sua battaglia in difesa del muratore di Mapello... il video, il cui titolo e' quanto mai eloquente, lo si puo' vedere qui...


... allegria ragazzi!... Paolo Amaro aveva confezionato il filmato traendo spezzoni presi dalla fiction televisiva in quattro puntate Ignoto 1 Dna di un'indagine andato in onda oltre un anno fa nell'imminenza del processo di appello... memori della massima della buon'anima di Giulio Andreotti : '... a pensar male si fa peccato... ma spesso ci si azzecca...', e' stata precisa convinzione mia e' di altri che la fiction in questione sia stata girata con il preciso intento di influenzare in senso colpevolista la pubblica opinione, e in particolare le giuria popolare che sarebbe stata da li' a poco designata tramite sorteggio [?!] a far parte della corte giudicante... e' chiaro che se l'intento, ancorche' un pochino discutibile sul piano etico, doveva essere questo, la nostra 'signora volpe' non poteva  che interpretare il ruolo di star di primo piano, come in effetti e' stato... ora mi e' parso di capire che l'intento del bravo Paolo Amaro sia stato quello di raccogliere qualcuna delle interviste video filmate rilasciate dalla 'signora volpe' per permettere allo spettatore di arguire dalla espressione del viso quanto veramente fosse convinta di quello che diceva... molto bene!... anzi no!... no perche' pare che YouTube non abbia consentito a Paolo Amaro di riportare per intero i pochi ritagli della fiction che intendeva inserire nel suo filmato, cosi' che si e' dovuto accontentare di tornare al tempo del 'cinema muto'... pazienza ragazzi!... veniamo ora al punto che ci interessa di piu'!... ad un certo punto il nostro amico Paolo affronta l'argomento 'furgone' e cita un articolo pubblicato a suo tempo da uno dei 'servizi antibufale' cui ho accennato in precedenza... l'articolo lo potete leggere qui [42]...

... allora!... come tutti i debunker anche questo non sembra brillare per intelligenza e la cosa del resto non desta meraviglia... dovendosi rivolgere al 'popolo delle scimmie' e' chiaro che deve possedere il quoziente intellettivo delle scimmie!... se non come ci si intende?... e quale occasione migliore da parte mia di ripristinare il servizio anti-anti- bufala' cui anche ho fatto accenno in precedenza!... tanto per cominciare sara' utile esaminare la foto con cui il debunker esordisce...

... immagine u)...

     
... allora boys and girls!... di tutti i fotogrammi questo e' forse il piu' significativo... perche'?... intanto per via dell'orario: ore 18.45... ossia proprio nel momento in cui, secondo la testimonianza di Fabrizio Francese, Yara lascia l'edificio della palestra per finire nelle fauci dell'orco... ora questo fotogramma ha girato sul Web per mesi ed e' stato quindi  inevitabile che qualcuno non notasse prima o poi qualche 'stranezza'... occhi ragazzi!... ora vi svelero' un dettaglio che ho sempre saputo ma che fino ad ora mi sono tenuto come 'asso nella manica'!... come dicevo ad un certo punto qualcuno nel Web ha sollevato un interessante dubbio... osservando bene la parte anteriore del veicolo si nota la presenza di una sola presa d'aria sul cofano... quel 'qualcuno' ha cosi' ipotizzato che quello non fosse il modello di Iveco Daily Pich Up del Bossetti bensi' un modello differente... il 'qualcuno' pero' dovra' scusarmi se gli diro' che si e' sbagliato... la verita' e' che nel profilo del veicolo semplicemente manca un pezzo!... allora ragazzi!... come sempre... calma e sangue freddo!... per capire che cosa intendo osservate l'immagine seguente...

... immagine v)...

      
... dunque dunque!... l'immagine che vedete rappresenta uno 'studio' condotto da una mia amica e da me tempo fa... in basso vedete il furgone del Bossetti fotografato nella sede del Ris da Parma nel giugno 2014, subito dopo il sequestro... ad osservare bene l'immagine in basso si nota un particolare importante... per ragioni in verita' non tanto chiare una parte del frontale del veicolo e' risultata 'tagliata via' ... ora in alto vedete sia il profilo del veicolo come si vede nell'immagine u), sia il 'fedele' diagramma tridimensionale tracciato dagli ingegneri della Iveco... talmente 'fedele' che in esso la stessa parte di frontale e' stata 'tagliata via'... e sempre in tema di 'diagramma fedele' potete vedere sia in alto sia in basso le ruote anteriori del veicolo leggermente sterzate a sinistra, cosa compatibile con un veicolo fermo nel piazzale della caserma del Ris... meno compatibile con un veicolo in movimento lungo via Caduti dell'Aeronautica... allora!... giusto per farla breve ragazzi!... affermare che il profilo del furgone che si vede nell'immagine u) non sia in realta' il 'taglia-incolla' del profilo del furgone che si vede in basso nell'immagine v) significa recare offesa all'intelligenza di chi legge!...

... allora cara 'signora volpe'!... mi consenta alla fine di tributare a lei e all'illustre suo amico 'signor gatto' intanto i migliori complimenti per l'eccellente lavoro svolto... e a lei in particolare, per il puro divertimento del lettore, alcuni fotogrammi che il bravo Paolo Amaro, pur tra mille difficolta', ha ottenuto di poter inserire nel suo filmato!...    


... allora boys and girls!... credo proprio che con questo, almeno per oggi, siamo al capolinea!... prima di congedarmi pero'... un ultimo pensiero firmato come firmavo una volta!...

 
[1] https://www.youtube.com/watch?v=1S6Gb5oM_Yc

[2] https://chisigma51.blogspot.it/2016/11/il-killer-dello-zodiaco.html?=sidebar

[3] https://www.bergamonews.it/2011/03/14/yara-il-dna-chiave-di-volta-delle-indaginisconosciuto-quello-sulla-batteria/143418/

[4] http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/03/25/news/yara_dai_guanti_al_telefonino_gli_oggetti_con_la_firma_del_killer-14060787/

[5] https://www.gsmarena.com/lg_kp108-3233.php

[6] https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/174303_yara_parla_martina_lamica_del_cuore_quando_mi_ha_risposto_era_tranquilla/

[7] http://www.oggi.it/attualita/notizie/2015/04/21/yara-gambirasio-e-quei-79-numeri-segreti-registrati-sul-suo-cellulare-esclusivo/

[8] https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/massimo-bossetti-e-di-nuovo-in-aulatocca-ai-testimoni-chiave-delle-indagini_1142190_11

[9] https://www.intopic.it/forum/varie/yara-gambirasio/150153/

[10]  http://pixelbros.altervista.org/blog/clonare-la-sim-telefonica

[11] http://chisigma51.blogspot.com/2015/09/lalbero-della-verita.html

[12] http://www.ilgiornale.it/news/cronache/yara-poteva-essere-salvata-1188789.html


[13] https://video.ilmattino.it/primopiano/caso_yara_sorella_keba_riconosce_cellulare_esclude_fosse_preoccupata-172751.html

[14] http://www.bergamopost.it/che-succede/quando-trovai-il-corpo-di-yara-cera-un-uomo-che-mi-fissava/

[15] https://it.blastingnews.com/cronaca/2015/05/yara-gambirasio-il-segreto-della-sua-morte-nella-sim-ritrovata-e-nel-suo-cellulare-00406561.html

[16] https://it.wikipedia.org/wiki/International_Mobile_Equipment_Identity

[17] http://carloantonio51.blogspot.com/2018/05/il-gatto-e-la-volpe.html

[18] https://it.emcelettronica.com/rfid-come-funziona-e-panoramica-sui-dispositivi

[19] https://www.alfacod.it/soluzioni/beacon-tracciabilita


[20] https://www.youtube.com/watch?v=rG4dC-0WaMQ

[21] http://www.bufale.net/home/bufala-chip-sulle-batterie-samsung-per-spiare-i-clienti-bufale-net/

[22] https://www.ifixit.com/Teardown/Samsung+Galaxy+Nexus+Teardown/7182 

[23] https://it.wikipedia.org/wiki/Debunker

[24] https://it.wikipedia.org/wiki/Near_Field_Communication

[25] https://www.ifixit.com/Teardown/Samsung+Galaxy+Nexus+Teardown/7182

[26] http://www.electronicdesign.com/wireless/murs-another-potential-iot-wireless-option


[27] http://www.patentlyapple.com/patently-apple/2015/08/apple-designs-advanced-wireless-antenna-with-unique-sapphire-structure-for-killer-iphone-form-factor-beyond.html

[28] https://www.securityinfo.it/2017/03/08/la-cia-trasforma-televisore-spia/

[29] http://users.libero.it/sandry/download/Antennedownload/antenne08.pdf

[30] http://gaem.tlc.unipr.it/gestione/userfiles/File/Antenne%20a%20microstriscia.pdf

[31] http://file.scirp.org/Html/1-9801489_43229.htm

[32]http://chisigma51.blogspot.com/2017/07/e-tempo-di-finirla-con-i-blablabla.html

[33] https://it.wikipedia.org/wiki/Aeromodellismo_dinamico

[34] https://it.wikipedia.org/wiki/Bluetooth

[35]
 https://www.amazon.it/s/?ie=UTF8&keywords=lgip+430a&index=aps&tag=slhyin-21&ref=pd_sl_8pqzcalg8i_e&hvpone=&hvptwo=&adgrpid=54148141098&hvadid=255146329811&hvpos=1t1&hvnetw=g&hvrand=5402119285638861114&hvqmt=e&hvdev=c&hvdvcmdl=&hvlocint=&hvlocphy=1008870&hvtargid=kwd-300561667648

[36] https://www.gsmarena.com/lg_ku250-1877.php

[37] http://www.italynews.it/attualita/2017/09/04/omicidio-di-yara-gambirasio-laeroplanino-colpi-il-corpo-della-ragazza-56295.html

[38] http://www.oggi.it/attualita/notizie/2014/09/24/yara-gambirasio-parla-il-testimone-ho-sorvolato-quel-campo-decine-di-volte-il-corpo-non-cera/

[39] https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/yara-oggi-il-processo-a-bossettiin-aula-scotti-e-la-sorella-keba_1141298_11/

[40] http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11829625/Yara--c-era-un-uomo.html

[41] https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/188635_un_quarantenne_ha_trovato_il_corpo_i_parenti_e_sotto_choc_non_parla/

[42] https://www.nextquotidiano.it/la-bufala-del-video-del-furgone-di-bossetti-falso/

Commenti

  1. "Vonde monadis" è il commento dal Friúl :p

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Salve,
    seguo sempre con piacere ed attenzione i suoi post...
    Devo dirle che questa volta l'analisi sulla batteria non mi ha convinto.
    Quella etichetta apposta sulla batteria io la identificherei come quelle etichette cangianti/olografiche utilizzate per ostacolare la contraffazione in quanto difficili da riprodure...

    Vorrei porre l'attenzione su un paio di aspetti:
    Il colpevole evidentemente avrebbe smontato il cellulare per evitare di essere raggiunto da chiamate e allo stesso tempo impedire agli inquirenti una possibile localizzazione del cellulare.
    Perchè si sarebbe preso la briga di riporre batteria e sim nelle tasche della vittima rischiando di lasciare eventuali impronte e/o tracce biologiche?
    L'unica spegazione che riesco a darmi e la fattispecie nelle quale ci si trovi a voler allontare da se un oggetto che "scotta" ma non si abbia la possibilità di disperderlo nell'ambiente circostante poichè compromettente.
    Il fatto che la scocca del cellulare a la betteria + sim abbiano preso strade diverse suggerirebbe la disorganizzazione e concitazione al momento dell'omicidio e magari la compartecipazione di più attori.

    Sarebbe stato interessante analizzare il livello di ossidazione della sim, della batteria del cellulare, e del lettore mp3 (specialmente in quanto dispositivi con tensione residua) e valutare se fosse compatibile con una permanenza in abiente umido per tre mesi.

    Pare che il consulente della difesa Denti abbia pronciato qualcosa a riguardo:

    [1]
    "
    la carta sim del cellulare di Yara (l’involucro dell’apparecchio è sparito), rinvenuta nella tasca destra del suo giubbino, avvolta in un guanto, era immacolata, priva di qualunque patina di umidità, come se non fosse rimasta per tre mesi all’adiaccio. «La sim telefonica - dice il criminologo Ezio Denti, consulente della difesa - è composta anche di nichel-cadmio, rame e oro. I primi due sono di facile ossidazione. Ho fatto un esperimento con una carta: sono bastati dodici o tredici giorni perché si ossidasse. E quella trovata addosso a Yara è rimasta per tre mesi esposta a tutte le intemperie dell’inverno, neve compresa. La protezione della tasca e del guanto non sarebbero bastate a preservarla. Anche il guanto era umido».

    «Sono stati analizzati - prosegue Denti - la carta sim, la batteria del telefonino e l’Ipod per verificare un deterioramento legato a quel lungo periodo all’aperto? Ci risulta che non sia stata effettuata nessuna prova per accertare quanta carica sopravvivesse nella batteria. All’aperto, si sarebbe ossidata. Se invece avesse conservato una carica, si dovrebbe pensare che è stata, almeno per qualche tempo, in un luogo protetto». I difensori chiederanno di visionare e fotografare tutti i reperti: la carta Sim, la batteria, l’Ipod e il suo cavetto trovato tirato, le chiavi.
    "
    Probabilmente tale analisi non abrebbe corrobarato la tesi accusatoria...
    per cui..........


    nell'attesa del prissmo articolo porgo i miei saluti.
    Paolo


    /////////
    [1] https://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/yara-bossetti-1.1246254

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... egregio signor Paolo... mi permetto di evidenziare quanto da lei scritto: '... quella etichetta apposta sulla batteria io la identificherei come quelle etichette cangianti/olografiche utilizzate per ostacolare la contraffazione in quanto difficili da riprodurre...'... col che, se mi consente, devo darle atto che lei mi ha aperto la mente!... nella mia assoluta ignoranza fino a ieri ero convinto che le etichette olografiche [detto per inciso tanti anni fa.. ahimeh!... tanti anni fa ripeto!... mi sono laureato in ingegneria elettronica col massimo dei voti proprio con una tesi di laurea sulla olografia...], leggibili solamente con una fascio laser di una ben determinata lunghezza d'onda, servissero per la protezione dalle contraffazioni di passaporti, carte di credito, carte di identita', banconote, marche da bollo e quant'altro... ora vengo a sapere che si usano per proteggere le batterie dei cellulari dalle contraffazioni dei cinesi!... puo' essere!... ma in questo caso ci sarebbe da chiedersi come mai un simile accorgimento sia stato usato solo su una parte delle batterie LGIP-430 A prodotte dalla LG e su nessuna altra!... allora signor Paolo!... se posso permettermi di darle un consiglio, il consiglio e' questo... perche' non prova a ragionare prima di buttarsi sulla tastiera del Pc e scrivere la prima cosa che le passa per la testa?... cosi' in futuro almeno evitera' di passare per una scimmia!...

      ... a risentirci per il mio prossimo postato!...

      cordiali saluti

      Carlo Antonio

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    2. Le linko un paio di batterie LG con la stessa etichetta ma ce ne sono molte altre...

      https://www.cellulareaccessori.com/lg-lgip470a-batteria-800-mah-originale-p-1976.html?gclid=Cj0KCQjwvezZBRDkARIsADKQyPnGqkMROdkUFvLTGVkfNw-dvPv119eYYFurqwMFX84GeuOi7HqcQGAaArg0EALw_wcB

      https://www.amazon.ca/LG-LGIP-530B-SBPL0095401-Original-Battery/dp/B00GUXI288


      Anche quelle etichette RFID attive?
      O solamente quella sulla batteria del telefono di Yara che sarebbe servita allo 007 Scotti per localizzarla?
      La prego mi dica che sta trollando!

      Non ho una laurea in elettronica e apparterrò al popolo delle scimmie ( a quanto pare per entrarvi a far parte basta avere un dubbio riguardo quello di quello che lei asserice) ma veramente lei riesce a distinguere un circuito elettronico chip e quantaltro nell' immagine d)?

      La prego mi dica che sta trollando!



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    3. ... caro il mio bel signor paolo... i due modelli di batteria che mi ha mostrato stanno a significare che la LG ha prodotto altre batterie con la 'speciale opzione' di cui ho detto a proposito del modello LGIP-430 A... il fatto che siano vendute con una etichetta che riporta unicamente il logo LG e' del tutto ovvio... come e' del tutto ovvio che all'occorenza quella etichetta possa essere sostituita con un'altra etichetta che ha le funzioni di cui ho detto nel mio post... guardi che un ragionamento del genere e' perfettamente alla portata delle scimmie!... lei e' anche laureato in elettronica?... in tal caso devo constatare che oramai da noi le lauree le regalano!... come anche i diplomi di ragioneria, come e' stato per il nostro 'ragionier sei politico' da lei citato!...

      cordiali saluti

      Carlo Antonio

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    4. ... mi perdoni tanto signor Paolo!... leggendo con piu' attenzione scopro che non e' laureato in elettronica!... si consoli!... l'attestato di scimmia ce lo ha comunque!...

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    5. Certo potrebbero averla sostituta con un RFID attivo alimentato dalla batteria stessa come potrebbero averlo sostituito con cartone di LSD... Ma chi e a quale scopo? Non é piú probabile fosse una semplice etichetta anticontraffazione e che Scotti abbia usato un classico beeper da aeromodellista?
      Questa volta il rasoio di Hoccam cosí a lei caro questa volta non vale? Oppure da quei 4 pixel in croce lei distingue un circuito elettrico...? Boh..
      Io non me ne intendo di elettronica piú di tanto.. Ma apprezzo i suoi excursus tecnici e continueró a seguirla nonostante la sua scarsa predisposizione al confronto di idee. Saluti scimmieschi :)

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